Aurisicchio (SEL): “Il progetto Vozza è superato, il dialogo con il Pd ribelle è la priorità”

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«Abbiamo perso! La sconfitta deve farci riflettere. E’ indispensabile costruire una sinistra alternativa a Renzi insieme ai dissidenti del Partito Democratico». Raffaele Aurisicchio, candidato al Consiglio regionale per Sinistra al Lavoro, spiega le ragioni del crollo della lista Vozza in Regione Campania ed in Irpinia.

La sinistra, ancora una volta, non ha un rappresentante a Palazzo Santa Lucia. Qual è la sua opinione rispetto al crollo della sinistra?

 «Siamo delusi dal risultato elettorale e lo consideriamo una sconfitta. Non siamo riusciti a conseguire il quorum necessario per avere una rappresentanza e soprattutto non siamo stati decisivi nel portare un risultato alla sinistra. La debolezza di questa proposta politica regionale è la similitudine all’Arcobaleno, progetto ormai superato da un tempo perché troppo autoreferenziale. A questo punto, siamo costretti a dialogare con quelle forze del Partito Democratico, che si oppongono a Renzi, cercandole di mettere insieme e trovando un punto di convergenza sui programmi».

La sconfitta di Sinistra e Libertà è evidente anche in Irpinia. Come pensate di fermare la crisi?

 «Io non penso che siamo di fronte ad una crisi senza via d’uscita. In Irpinia, considerando le difficoltà dovute alla recessione, la società ha preferito esprimersi per le coalizioni che giocavano la partita di governo. Non vedo nulla di strano. Un’altra parte ha preferito la strada del non voto o la protesta dei grillini. L’elettorato locale, invece, non ha capito la proposta politica di Vozza, ma allo stesso tempo il gruppo dirigente locale ha avuto più di qualche semplice difficoltà a comunicarla e raccogliere consenso. Siamo pronti ad assumerci le responsabilità».

Aurisicchio è battuto da De Filippis, rappresentante di Rifondazione Comunista. Tale dato è una bocciatura per il gruppo che si riconosce nell’onorevole Giordano?

 «Questa squadra si è impegnata per la lista e non per i singoli. Le preferenze sono state sempre un aspetto secondario. Io sono più preoccupato per la battuta di arresto per la sinistra che per il risultato di Sel, che non è del tutto negativo rispetto a Rifondazione Comunista. Sommando i miei voti a quelli di De Luca, possiamo notare come la gente ha premiato l’esperienza».

Una divergenza con Ferrero è il rapporto con il Partito Democratico. State pensando ad un centrosinistra unitario ed alternativo a Renzi anche in provincia di Avellino, magari approfittando del successo del gruppo che fa riferimento a Iannace e Todisco…

«L’avversario della sinistra, come ribadito da Vendola, è il Partito Democratico. I renziani sono l’ostacolo da superare e l’avversario da battere, sia a livello nazionale che sul piano locale. L’obiettivo comune deve essere quello di creare una rete di opposizioni a Renzi. Chi non condivide le idee del giglio, certamente, è ben accetto da chi vuole una svolta. Io penso, comunque, che i dati della Liguria, fanno capire che il Pd è ridimensionato rispetto al recente passato. Per tale ragione, bisogna ripartire da questo dato di fatto e ricompattare tutto quello che resta alternativo ad un premier che non ha nulla a che vedere con la sinistra».

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