Aumenta la povertà nel Mezzogiorno: nei centri Caritas più italiani che immigrati

0
211
povertà
povertà

Il vecchio modello italiano di povertà, che vedeva gli anziani più indigenti, non è più valido: oggi la povertà assoluta risulta inversamente proporzionale all’età, cioè diminuisce all’aumentare di quest’ultima. Lo rivela il Rapporto 2016 della Caritas su povertà ed esclusione sociale. La persistente crisi del lavoro ha infatti penalizzato e sta ancora penalizzando soprattutto i giovani e giovanissimi in cerca di occupazione e gli adulti rimasti senza impiego.

Secondo il rapporto, inoltre, sono soprattutto gli stranieri a chiedere aiuto ai Centri di Ascolto della Caritas, ma per la prima volta, nel 2015, al Sud la percentuale degli italiani ha superato di gran lunga quella degli immigrati. Se a livello nazionale il peso degli stranieri continua a essere maggioritario (57,2%), nel Mezzogiorno gli italiani hanno fatto il ‘sorpasso’ e sono al 66,6%. I centri Caritas sono 1.649, dislocati su 173 diocesi.

A livello territoriale, oggi come in passato, è ancora il Mezzogiorno a vivere la situazione più difficile; in

queste aree si registra, infatti, l’incidenza più alta misurata sia sugli individui (10,0%) che sulle famiglie (9,1%).

E, proprio al Sud, dove vive il 34,4% dei residenti d’Italia, si concentra il 45,3% dei poveri di tutta la nazione.

Puntuale, anche nel 2015, è stato il monito della Svimez (l’Associazione per lo Sviluppo Industriale del Mezzogiorno) che, con il consueto rapporto annuale, ha richiamato l’attenzione sullo stato di criticità in cui versano queste regioni, penalizzate soprattutto dal lavoro. Dal 2008 ad oggi, nel Meridione, sono andati persi 576mila posti di lavoro, pari al 70% delle perdite di tutta Italia; i livelli occupazionali risultano i più bassi registrati dal 1977 (5,8 milioni unità).

Una povertà, con dei connotati ben definiti e circoscritti, che si assimilava prevalentemente alle aree del Mezzogiorno, agli esclusi dal mondo del lavoro, agli anziani, alle famiglie numerose con 5 o più componenti, specie se con figli minori.