Atto aziendale ASL, l’appello del sindacato al Comitato dei Sindaci: “Prima che sia troppo tardi!”

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“Tra promesse non mantenute, bugie ed assenze della classe dirigente, l’Atto Aziendale mortifica l’Ospedale “Criscuoli”, avvia il lento smantellamento, lo riduce a poliambulatorio con i giardini pensili.”

Michele Fonso, segretario territoriale Fsi-Usae “Irpinia Sannio”, in una nota lancia un appello ai Componenti del Comitato dei Sindaci della Provincia di Avellino e sottolinea la disponibilità del sindacato ad un incontro con i sindaci.

“Si riunisce il Comitato dei Sindaci della Provincia di Avellino – scrive il segretario Fonso – finalmente costituito dopo anni di assenza e latitanze, per esaminare, purtroppo con il senno di poi l’atto Aziendale dell’A.S.L. Avellino, redatto dalla Morgante, Direttrice Generale dell’A.S.L. Avellino.

La organizzazione Sindacale FSI/USAE, da sempre impegnata nella difesa dei lavoratori e dell’elementare diritto all’assistenza, con particolare difesa degli Ospedali di Periferia, in particolare quello di Sant’Angelo dei Lombardi, prendendo atto che finalmente sono stati costituiti gli Organi previsti dalla legge, che la politica vuole riprendere il ruolo di protagonismo nella programmazione della sanità e dell’assistenza sul territorio, lancia strali sulla filosofia dell’Atto Aziendale, auspicando una rivisitazione della strategia aziendale nel programmare scelte ed indirizzi.

L’atto Aziendale è lo strumento di indirizzo e di programmazione della Direzione Aziendale dell’A.S.L. per i prossimi anni, esso disegna, la struttura e l’architettura organizzativa dell’assistenza sanitaria, nella nostra provincia, l’offerta dei servizi, l’organizzazione della risposta all’emergenze ed ai bisogni della popolazione, strutturando anche la prevenzione.

Il Criscuoli, l’Ospedale dell’Alta Irpinia, prima struttura dell’ASL, per posti letto, contro ogni aspettativa e logica, è fortemente penalizzato, con tagli di strutture complesse da far inorridire qualsiasi programmatore di sanità. Gli estensori dell’atto aziendale, hanno previsto per un ospedale di 177 posti letto, distante 50 km da Avellino, senza strutture private o integrative in zona, la perdita delle strutture complesse di Chirurgia, di Anestesia e Rianimazione, di Dialisi e Nefrologia, la perdita dell’autonomia della Farmacia ospedaliera e territoriale, anche il declassamento della Direzione Sanitaria, con soppressione della Direzione Amministrativa. Mentre grazie al numero complessivo dei posti letto del “Criscuoli”, sono aumentate e spalmate sul territorio strutture complesse!

Amministratori e politici della zona, avevano assunto solenni impregni per la modifica dell’atto aziendale. ma nulla è cambiato, è stato avviato nei fatti un inesorabile processo di smobilitazione dell’esistente, ipotizzando per la grande struttura ospedaliera di Sant’Angelo, baricentrica, antisismica, moderna e funzionale un futuro da “poliambulatorio”, al massimo abbinato ad una sorta di centrale di smistamento, di malati “deportando” gli stessi, semmai in strutture distanti e disagiate, forse non sicure e con lunghe attese, annullando quel minimo di assistenza qualificata di prossimità!”

Il Sindacato conclude con un caloroso appello ai Sindaci, agli Amministratori Comunali, in particolare ai Componenti del Comitato dei Sindaci della Provincia di Avellino, “… a recuperare il tempo perduto, a ripristinare al centro la politica quella con la P maiuscola, quella che governa i processi organizzativi e sociali del territorio. Il Sindacato, fa appello affinché, tutti i Presidi Ospedalieri vengano tutelati, ma ancora di più che il “Criscuoli”, non venga mortificato, avviando nei fatti la smobilitazione delle strutture tipiche ospedaliere, anzi considerate le distanze, l’orografia del territorio, il sistema viario, l’assenza di strutture private concorrenziali, nonché la tanta letteratura in proposito, sulla tempestività dei soccorsi e sui danni causati dai ritardi, se ne chiede il potenziamento dello stesso, quale unica risposta assistenziale in un territorio sterminato”.