Attenti alla truffa del sì: basta rispondere al telefono e siete in trappola

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La truffa del sì è un raggiro ai danni dei consumatori che ricevono una telefonata da un non meglio precisato addetto di un call center che chiama per una famosa azienda che offre servizi, magari per proporre un cambio contratto o semplicemente per elencarvi delle offerte imperdibili. A un certo punto della telefonata, la voce al telefono chiede se siete proprio voi il Signor Tal de’ Tali (e dicono il vostro nome e cognome). A questa domanda siete spontaneamente portati a rispondere ‘SI’, e qui sta il tranello. Anche se voi non sottoscrivete niente, cioè nessun nuovo contratto o nessun cambio di fornitore o fornitura, viene comunque attivata una richiesta di fornitura del servizio a vostro nome.

Ricapitoliamo, in pratica la truffa del sì si svolge così: ti chiamano chiedendoti… “E lei il signor/la signora Nome Cognome?” Tu dici SI. E loro poi tagliano il tuo SI e lo incollano in una conversazione mai avvenuta realmente, ma che viene esibita come prova, in cui si sente una voce fare domande come: “Vuole cambiare operatore?” SI. “Conferma?” SI. “Dunque vuole fare un contratto con noi?” SI. E così facendo ti truffano. In sostanza per proteggersi basterebbe non dire mai SI, cioè mai rispondere SI alle domande che ci vengono fatte al telefono, se non si conosce il chiamante. Perché quel SI registrato può essere usato per fingere il consenso del cliente ad un contratto mai richiesto. Come difendersi da chi prova ad attuare la truffa del sì? Ad esempio così, rispondendo alle domande che ci pongono con frasi che non abbiano un ”sì” all’interno: – E’ lei il Signor/la signora… nome-cognome? Sono io. Lei fruisce di un’utenza per navigare in internet? Esatto – Posso illustrarle la nostra proposta? Mi dica.

Dato che un semplice sì è sufficiente per far partire la richiesta di cambiare gestore o sottoscrivere involontariamente la richiesta di un contratto per forniture, meglio segnalare alla polizia eventuali ‘strane’ telefonate da parte di società, che nonostante non si identifichino precisamente, si mostrano interessate a ricevere informazioni relative ai nostri consumi e ai servizi che abbiano già sottoscritto (luce, gas, telefono).

fonte: ilmessaggero.it