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Attentati, parla il Questore: “Fatti inquietanti, la mano della camorra c’è. Ma non si risolve niente militarizzando la città”

Questore Luigi Botte

Alfredo Picariello – Polizia in festa per onorare il proprio santo patrono, San Michele Arcangelo. Le divise blu si ritrovano presso la chiesa del Rosario di Avellino, con un vasto spiegamento di mezzi a scopo dimostrativo ma anche per lanciare, come sempre, il messaggio di vicinanza alla città. E’ un’importante occasione di incontro con la comunità e con le altre forze di polizia. “E’ un momento di riflessione con i cittadini e con gli appartenenti alla Polizia di Stato”, spiega il Questore di Avellino, Luigi Botte.

La città sta vivendo un momento particolarmente difficile. Durante la scorsa settimana, una serie di attentati ha scosso un po’ tutti. “Il chiodo arrugginito – ammonisce Botte – non può essere raddrizzato soltanto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura. Serve una presa di coscienza, una coscienza civile. Da parte nostra, abbiamo spostato il Reparto di prevenzione dal Vallo Lauro ad Avellino proprio per essere ancor più operativi di quello che siamo di solito. La malattia grave, è chiaro, chiede l’intervento di un chirurgo. Ma se il paziente non prende i medicinali adeguati o non segue la dieta gusta, tutto viene vanificato”.

I diversi episodi che si sono susseguiti sono ancora al vaglio della magistratura, come è ovvio che sia. Ed è quindi normale che il Questore non si sbottoni. Ma, senza entrare nel merito delle indagini, Botte dice: “Si tratta di episodi che fanno ritenere, che inducono a pensare che ci sia l’intromissione della criminalità organizzata. L’Irpinia non è esente da fenomeni criminali, così come accade in tutta Italia. Il nostro impegno è già stato rafforzato, come detto. C’è piena sinergia con tutte le forze di polizia e con la magistratura, non abbasseremo di certo la guardia. Ai cittadini dico che c’è bisogno di una rilellione culturale. Se non c’è un risveglio culturale, è inutile arrestare le persone”.

Il Questore risponde anche al Governatore De Luca che ieri ha chiesto l’invio di ulteriori forze dell’ordine in città. “Non è un problema di chiedere o non chiedere più uomini. Noi abbiamo ottenuto rinforzi da parte del Dipartimento. Ma non credo che tutto si possa risolvere militarizzando le città. Volesse il cielo sia questo il rimedio giusto. Tutti vorrebbero più forze sul territorio, ma c’è anche un problema di risorse. E’ certo che gli episodi che si sono verificati in città sono inquietanti. Non so se sono collegati tra di loro, ma significa comunque che la cenere cova sotto il fuoco”.

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