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Atripaldese inseguito dai Carabinieri in Puglia: riesce la fuga

Rocambolesca fuga in auto di due cugini, B.L., quarantacinquenne di Sarno, e B.S., ventiseienne di Atripalda.

I due, a bordo di una autovettura Alfa Romeo 147, per circa trenta minuti si sono resi protagonisti di una spericolata fuga in auto lungo le vie dei Comuni di Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Cerignola, inseguiti da ben due pattuglie dei Carabinieri.

La fuga aveva termine soltanto a seguito del violento impatto della autovettura condotta dai due uomini contro un pilone posto ai margini della strada.

Nonostante il violento incidente, i due riuscivano ugualmente ad uscire dall’abitacolo della vettura e a darsi a precipitosa fuga a piedi nelle campagne circostanti.

B.L., veniva subito raggiunto dai Carabinieri e, dopo una violenta colluttazione con gli stessi, veniva tratto in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. B.S, invece, riusciva a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce.

Alla base della fuga posta in essere dai due cugini, la certa volontà degli stessi di sottrarsi al controllo delle Forze dell’Ordine.
I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Foggia, stanno indagando da tempo su una serie di rapine ed estorsioni avvenute negli ultimi tempi proprio lungo la Strada Statale 16 bis e, tra le autovetture segnalate, vi è appunto una Alfa Romeo 147 di colore nero.

In base alla ricostruzione dei militari i due cugini, che si trovavano fermi in una piazzola di sosta in località San Ferdinando di Puglia, alla vista della pattuglia dei Carabinieri che, in servizio di perlustrazione lungo la SS. 16 bis, si era fermata nei pressi della Alfa 147, improvvisamente si davano ad una precipitosa fuga in auto giungendo fino all’abitato di Cerignola e, poi, di nuovo sulla SS 16 bis in direzione opposta verso San Ferdinando di Puglia, sempre inseguiti dai Carabinieri, fino a che, oramai prossimi a quest’ultimo centro abitato, per via della forte velocità con cui avevano impegnato un incrocio, uscivano fuori strada collidendo contro un palo.

La fuga dei due occupanti proseguiva quindi a piedi nelle campagne circostanti, ove soltanto uno dei due, B.L., appunto, veniva raggiunto ed arrestato dai Militari.
Nella giornata di Mercoledì scorso, dinanzi al Tribunale di Foggia, Presidente Dott. Protano, si è celebrato il processo per direttissima nei confronti dell’unico arrestato, B.L., difeso dall’avvocato Rolando Iorio.
L’uomo, accusato del reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, è stato condannato alla pena di mesi sei di reclusione e, pertanto, rimesso immediatamente in libertà.

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