Atripalda, scoperta casa del sesso: nei guai un avellinese e una brasiliana

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Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Atripalda hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo, due persone in quanto ritenute responsabili di aver avviato una casa di prostituzione.

L’intervento degli uomini dell’Arma è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa, giunta a corollario del capillare controllo del territorio che i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino svolgono nel loro quotidiano impegno a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Da alcuni giorni infatti i militari avevano intuito che, nel centro alle porte del capoluogo irpino, un’abitazione potesse celare qualche segreto potenzialmente sospetto. Di lì la decisione di porre sotto osservazione la casa e notare quell’insolito e continuo via vai di uomini soli che generalmente caratterizza e contraddistingue obiettivi operativi di siffatta natura.

Nello sviluppo delle indagini i militari hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori che, discretamente avvicinati, non hanno potuto che confermare la natura illecita delle prestazioni che vi si praticavano.

Nella mattinata di ieri, decisi ad intervenire, i Carabinieri sono entrati con uno stratagemma all’interno dello stabile riscontrandovi la effettiva presenza di una 36enne, di origini brasiliane ma residente in provincia di Napoli, che si prostituiva.

I successivi accertamenti investigativi scaturiti dalle evidenze raccolte, hanno consentito ai militari di far altresì emergere responsabilità a carico di una seconda persona, un 46enne residente ad Avellino, che aveva preso in locazione ad uso abitativo l’immobile per poi darlo in uso, all’insaputa dell’ignaro proprietario, all’avvenente brasiliana tollerandone l’illecito utilizzo praticatone da questa.

All’esito dell’attività di Polizia Giudiziaria i militari sottoponevano a sequestro preventivo sia l’abitazione che il denaro rinvenuto nel corso della perquisizione ed inoltravano proposta per l’emissione della misura di prevenzione del rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio a carico della donna nonché di un 43enne di origini partenopee che, gravato da numerosi precedenti di polizia, veniva sorpreso all’interno dell’abitazione.

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