Atripalda – “Il Rinascimento dei Comuni è finito, ha dichiarato qualche giorno fa l’assessore del comune di Atripalda, E. Aquino, per giustificare i tagli che anche quest’anno accompagneranno il bilancio comunale. Non so quale Rinascimento l’amico Aquino abbia visto negli anni precedenti. Per quanto mi risulta, ad Atripalda non solo non v’è ne è stata traccia ma da tre amministrazioni a questa parte si vive una stagione di profondo oscurantismo”. È così che Luigi Caputo, del comitato regionale Prc Campania, si esprime in merito alla situazione che attualmente vive la città di Atripalda. Un periodo apparentemente florido anche se “…gli abitanti sanno invece che purtroppo nulla di tutto ciò corrisponde al vero, e non da adesso. Sanno che la città, tra le pochissime in Irpinia, non ha nemmeno una programmazione estiva di eventi degna di questo nome; sanno che le poche iniziative esistenti una vita grama ed incerta; che la Dogana, struttura pubblica dalle notevoli potenzialità, continua ad essere un malinconico monumento al nulla; che la richiesta di un centro sociale autogestito è da anni disattesa da una pretestuosa e irritante tattica dilatoria dell’A.C. Ma oltre alla disponibilità finanziaria, conta la capacità di programmazione e di progettazione, che è quella che consente di realizzare valide iniziative anche a basso costo e di accedere ai finanziamenti pubblici. E’ questa capacità che è finora clamorosamente mancata ad Atripalda. E non per caso. E’ mancata perché la città è stata governata, dal 1994 ad oggi, con una logica particolaristica, ristretta, angusta fino alla grettezza, una logica che ha spesso mortificato anche l’impegno e gli sforzi di singoli amministratori e che vede in tutto ciò che si richiama alla cultura qualcosa di secondario, quasi di decorativo. La città del Sabato è stata amministrata non come una collettività articolata che esprime molteplici esigenze, ma come un gigantesco condominio di 11.000 abitanti. Solo quando questa visione sarà stata sconfitta, si potranno gettare le basi per un Rinascimento che al momento appare tutto da costruire”.