Atripalda – La vicenda della tentata riconversione dell’area ex “Siderderivati” ha trovato, nei giorni scorsi, il suo epilogo con la bocciatura, da parte della giunta comunale, “per mancato rispetto degli standard urbanistici”, del progetto di ristrutturazione presentato da alcuni privati circa un anno e mezzo fa. Tale scelta, secondo Luigi Caputo, sembra non esser piaciuta al presidente di ‘Associa’ Iannaccone. Il membro del comitato regionale Prc Campania, ricorda, tuttavia, che la decisione della Giunta è “obbligata, perché fondata su parametri oggettivi”. Il problema degli alloggi ad Atripalda continua a tener banco. “Innanzitutto – spiega Caputo – perché non si registra affatto una penuria di alloggi, bensì una loro eccedenza destinata ad accentuarsi in caso di realizzazione di un’altra megastruttura in via Roma, con prevedibili implicazioni speculative e senza alcun beneficio per coloro che attualmente non vedono soddisfatto il diritto all’abitazione”. Problema serio, quest’ultimo, a detta di Caputo, che richiede evidentemente politiche pubbliche atte allo scopo: “… in primo luogo, per quanto compete alla dimensione locale, la differenziazione delle aliquote ICI, per rendere meno conveniente l’esistenza di alloggi non locati, combattere quindi la rendita e favorire la riduzione dei canoni di affitto. L’approccio che vede la crescita e lo sviluppo fondati sull’industria del mattone, in una realtà tra l’altro satura come quella atripaldese, è superato e riflette interessi particolaristici”.