Avellino – Segnali di schiarita sull’intricata vicenda, quella dell’Ato, che è destinata riservare clamorosi colpi di scena fino alla fine. Una nuova riunione del Consiglio di Amministrazione è stata convocata per venerdì 13 marzo in prima battuta. All’ordine del giorno, oltre ad una prima visione del bilancio che dovrà essere approvato entro e non oltre il 31 marzo, anche la nomina del presidente, figura che manca all’Ente da oltre un anno.
“Dopo varie sollecitazioni, non ultima quella del Prefetto – riferisce il presidente dell’assemblea e primo cittadino di Montefusco, Errico Bonito – adesso ci sono tutte le premesse per far sì che l’Ente adempia alle proprie funzioni”. Bonito si è detto convinto che “… lo stallo che si è creato successivamente alla assemblea del 13 gennaio poteva essere ampiamente superato in tempi ridotti”, precisando inoltre che “… l’empasse venutosi a creare non può ricadere sulla gestione di un Ente strategico come l’Ato”.
NOMINE – Nel prossimo vertice, al vaglio del direttivo dell’Ente ci sarà anche la questione relativa al ricorso al Tar di Salerno presentato dal sindaco pro tempore di Pontelandolfo, Cosimo Testa, in merito alla delibera dell’assemblea dei Sindaci del 13 gennaio scorso, seduta in cui Giovanni Colucci e Irma De Angelis furono eletti quali rappresentanti in seno al Cda dell’Ato Calore Irpino in vece dei comuni con popolazione inferiore ai 20mila abitanti. Testa avrebbe richiesto l’annullamento della delibera perché “… affetta da un vizio procedurale in quanto adottata in dispregio alle norme legislative e statutarie”.
NUOVI SVILUPPI – Così delineato il quadro, all’orizzonte potrebbero profilarsi nuovi colpi di scena: l’intesa che aveva visto la convergenza di consensi sul nome di Tonino Festa, segretario provinciale della Uil, per il vertice dell’Ente potrebbe non più sussistere.
A ‘scompigliare’ ulteriormente la situazione anche gli ultimi avvicendamenti sul piano politico nazionale con il connubio siglato tra Udeur e PdL. Nel corso dell’ultima assemblea di gennaio si consumò, infatti, lo strappo tra il Pd sannita e irpino con l’elezione nel CdA dell’Ente di Irma De Angelis, sindaco di San Lupo in quota Pd, e Giovanni Colucci, esponente del Campanile di Avellino. Grazie all’intesa tra il Pd irpino e l’Udeur si sarebbe creata così una maggioranza schiacciante anche in sede di approvazione della candidatura di Festa. Alla luce degli ultimi eventi, gli equilibri potrebbero essere rivalutati così come appare logico a questo punto un riavvicinamento dei democratici sanniti verso le posizioni dei democratici irpini.