Irpinianews.it

Ato: accolto il ricorso di Ariano, il Tar rimette tutto in gioco

Ato: tutto da rifare. Il Tar Campania ha dato ragione all’amministrazione Gambacorta: decadono Gerardo Bilotta e Alfonso Merola, componenti del Cda dell’Ente del Victor Hugo ‘non rappresentativi del Tricolle’, che avevano garantito, tra l’altro, la designazione del presidente Pasquale Giuditta, eletto con quattro voti due dei quali appartenenti proprio agli esponenti in questione. A questo punto, appare illegittima anche la designazione del vertice dell’Ato – non è da escludere la possibilità di un reintegro di Lello De Stefano -. Le perplessità della vigilia all’atto dell’insediamento di Giuditta, riguardo alla legittimità dell’atto, si sono rilevate pertanto fondate. Sono nulli anche gli atti eseguiti dal vertice Giuditta, per quanto riguarda eventuali convenzioni o provvedimenti. Una situazione certamente non facile, che pone l’ennesima spina nel fianco ad un Ente dai troppi scossoni a cominciare da quelli di parte beneventana, che da sempre reclamano, e ora più che mai, la scissione dalla componente irpina per vedersi riconosciuta una visibilità ancora – a loro dire – annacquata. Salta a questo punto anche l’accordo ancora in embrione tra Ato avellinese, solofrano, sarnese vesuviano – si sarebbe dovuto votare nel Consiglio comunale di Solofra proprio ieri sera -. La sentenza del Tribunale Amministrativo di Napoli suona come un campanello d’allarme per un centrosinistra che si trova punto accapo. A puntare l’indice, il sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta: “Nonostante il 9 maggio, precisai all’Assemblea che stava commettendo una grave illegittimità perché Ariano era l’unico Comune con oltre 20 mila abitanti a non essere rappresentato, il centrosinistra volle portare avanti la prova di forza dimostrando intolleranza di chi è fuori dal coro. Il risultato è che abbiamo perso due mesi, che potevano essere utilizzati per i problemi delle risorse idriche ambientali delle due province. Spero che si renda conto dell’errore compiuto, garantisca il ripristino della legalità anche per evitare di ritardare ulteriormente la programmazione che spetta all’Ato”. Insomma “ancora una volta in Irpinia per salvaguardare la legge è necessaria la giustizia amministrativa per impedire la proditoria occupazione di enti e poltrone. Il caos istituzionale, evidenziato con preoccupazione dal Comune di Ariano, già il 9 maggio non è stato tenuto in alcun conto dai registi dell’operazione Giuditta, i rischi che oggi si paventano sono da addebitare all’arroganza e alla superficialità di chi per non rinunciare ad una poltrona, verso Ariano o verso la Provincia di Benevento rischia oggi di far perdere finanziamenti per centinaia di milioni di euro alle comunità irpine e sannite”. Tra sentenze, accuse e … rimangono i dubbi di Pasquale Giuditta che non si ritiene affatto decaduto.

GLI INTERVENTI:

Claudio Rossano, dirigente provinciale di Forza Italia: “Il centrodestra trionfa in questa vicenda ed il Tar riconosce per buona l’interpretazione dello Statuto che ne aveva fatto il Commissario. Oggi per l’Ato comincia una nuova era: dovrà essere rieletto il presidente”.

Franco D’Ercole capogruppo regionale di An: “Esprimo soddisfazione per la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso del comune di Ariano Irpino contro la prevaricazione posta in essere dai partiti del centro sinistra di Avellino, che con un atteggiamento sprezzante della legalità avevano escluso il comune del Tricolle dalla rappresentanza nel consiglio di amministrazione dell’Ato. L’intervento della magistratura amministrativa, con un verdetto emesso peraltro nel merito della questione, rende finalmente giustizia. Esprimo le mie congratulazioni al sindaco di Ariano Domenico Gambacorta che di fronte al palese abuso e alla prepotenza del centro sinistra irpino, ha reagito immediatamente rivolgendosi al Tar e confidando nella giustizia amministrativa”.

(Teresa Lombardo)

Exit mobile version