AVELLINO- Alla vigilia di una nuova udienza, quella che sara’ celebrata oggi per il processo denominato Aste Ok, il pm antimafia Henry Jhon Woodcock ha depositato e messo a disposizione delle difese una nuova annotazione dei militari delle Fiamme Gialle del Nucleo Pef di Napoli relativa ad un decreto di perquisizione firmato dallo stesso pm antimafia nell’ambito del procedimento nato per accertare eventuali reati di calunnia e falso da parte di tre testimoni del processo sentiti dal Tribunale di Avellino. Perquisizioni eseguite dalle Fiamme Gialle nei giorni scorsi sul territorio solofrano. Già il 10 luglio scorso c’erano state analoghe attività di perquisizione nei confronti degli indagati, che avevano fatto emergere il procedimento parallelo a quello che era stato definito dalla Procura di Avellino.
I tre, sentiti nell’aula bunker di Poggioreale rispettivamente nelle date del 16 e 30 settembre 2022 e il 28 ottobre 2022 avrebbero incolpato, accusandoli di falso in atto pubblico, violenza privata, abuso in atti d’ufficio i Carabinieri del Nucleo Investigativo (archiviati dall’accusa lo scorso 28 giugno ndr) che li avevano sentiti a sommarie informazioni il 18 e 19 aprile del 2021. Le loro dichiarazioni, per l’ Antimafia, oltre che incolpare i Carabinieri ingiustamente avrebbero favorito il Nuovo Clan Partenio. Il procedimento della Dda nasce dalla trasmissione degli atti del Tribunale di Avellino. Cosi, mentre per i reati a carico dei Carabinieri procedeva la Procura di Avellino (che è giunta all’archiviazione accolta anche dal Gip) per quanto riguarda i testimoni le indagini sono rimaste a Napoli, in primis per una questione di competenza della Dda, visto che si contesta l’agevolazione al Nuovo Clan Partenio (per l’Antimafia oltre a perseguire un interesse personale, si deve escludere che in particolare i testimoni non fossero consapevoli di agevolare in un processo di camorra, anche il presunto clan), ma anche perché le dichiarazioni sono state rese il 16 settembre, il 30 settembre e il 28 ottobre nell’aula bunker di Napoli, quindi anche per una competenza territoriale del luogo dove sarebbe stato compiuto il reato. I militari delle Fiamme Gialle agli ordini del colonnello Volpe e del capitano Andrea Zuppetti hanno eseguito sia escussioni a sommarie informazioni, analisi dei tabulati telefonici e anche intercettazioni. Alla luce della informativa depositata il 7 luglio scorso, qualche giorno dopo erano scattati i sequestri e le perquisizioni ordinate dalla Dda di Napoli. Nell’udienza di stamattina il pm antimafia ha chiesto di acquisire gli atti depositati, richiesta su cui il Collegio si è riservata la decisione.