AVELLINO- “Se volete un esempio di schizofrenia della giustizia, eccone uno che viaggia tra Avellino, Napoli e Roma. È il processo “Aste ok” che ha accertato “con granitica certezza”l’esistenza di una nuova associazione camorristica che ha fatto carne di porco delle aste giudiziarie in Irpinia dal dicembre 2018 all’ottobre
2019”. Inizia cosi’ il lungo approfondimento dedicato dal “Fatto Quotidiano” e da una delle firme di punta del quotidiano, il cronista Vincenzo Iurillo, dedicato al processo Aste Ok e alla decisione che nelle stesse ore ha visto bocciare il ricorso per “abnormita’” dell’ordinanza con cui il 27 aprile scorso il Tribunale di Avellino aveva rimesso gli atti alla Dda perché la contestazione riguardava come scritto dal Fatto una “cosca sbagliata” e la decisione dei giudici del Tribunale della Libertà di Napoli, che hanno confermato una prima parte dei sequestri bis firmati dai pm antimafia Henry Jhon Woodcock e Simona Rossi per ovviare al dissequestro disposto dalla stessa ordinanza. Una vicenda giudiziaria che fa ancora discutere.
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