Non ce l’ha fatta Modestino Forte, 57 anni, imputato nel processo Aste Ok che venerdì a seguito di un aggravamento delle sue condizioni di salute già gravemente compromesse da una patologia oncologica, era stato ricoverato in Terapia Intensiva. Condizioni di salute che lo avevano ormai da diverse udienze visto assente dal collegamento in aula. Il cuore del cinquantasettenne si e’ fermato nella serata di ieri nel Reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Catanzaro, dove venerdì mattina, dopo un trattamento si era reso necessario il ricovero per la gravità delle sue condizioni. Proprio a causa di questa circostanza emersa intorno alle 16 nell’aula di Corte di Assise si era registrata anche una dura protesta dei familiari presenti in aula, che aveva reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine presenti. Al termine dell udienza era stata accolta la richiesta del penalista difensore di Forte Modestino, l’avvocato Roberto Saccomanno, di concedere una attenuazione della misura carceraria per consentire cure al suo assistito. Attenuazone che era arrivata, con la concessione degli arresti domiciliari in ospedale per lo stesso. La difesa di Forte aveva più volte presentato istanza di attenuazione della misura al Tribunale Collegiale di Avellino, considerate le gravi condizioni del proprio assistito. istanze che erano state rigettate da parte dei magistrati. Una circostanza che potrebbe determinare ancora strascichi per la morte del cinquantasettenne.
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