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Aste Ok, corruzione in atti giudiziari: Woodcock convoca altri testimoni

Il Pm antimafia Henry John Woodcock

AVELLINO- Un testimone già ascoltato ieri e un indagato che dovrebbe essere interrogato oggi nell’inchiesta sulla presunta corruzione in atti giudiziari nell’ambito del processo Aste Ok davanti al pm antimafia Henry John Woodcock.

Continuano gli accertamenti scattati tra luglio e ottobre scorso da parte dei militari delle Fiamme Gialle agli ordini del capitano Andrea Zuppetti che si concentrano proprio su quanto avvenuto tra aprile e novembre del 2021.

Dopo gli interrogatori di una persona informata sui fatti e di una indagata che sono stati depositati dallo stesso pm, come ha ricordato in aula chiedendo l’acquisizione dei verbali di interrogatorio, a chiudere questa prima fase legata anche agli inviti a comparire notificati a dicembre.

Le indagini per ricostruire le ipotesi di reato a carico di Gianluca Formisano, l’imputato che avrebbe un ruolo principale nella vicenda che ha dato vita al nuovo procedimento (entrato nel processo principale con la richiesta accolta di un 500 comma 4 da parte del pm antimafia Woodcock).

Come è noto la Direzione Distrettuale Antimafia ipotizza nei confronti dei nove indagati il reato di corruzione in atti giudiziari. L’ipotesi di reato aggiunta a quelle di falsa testimonianza e di calunnia sono basate sulla circostanza che De Nardo Ciriaco, in occasione della udienza tenutasi il 30 settembre 2022, e De Nardo Caterina, in occasione dell’udienza tenutasi il 16 settembre 2022, per dichiarare il falso e per negare la verità incolpando, pur sapendoli innocenti, dei reati di falso ideologico in atto pubblico, violenza privata e di abuso d’ufficio gli ufficiali di polizia giudiziaria in servizio presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino (e segnatamente il Capitano Pietro Francesco Laghezza, il Luogotenente Francesco Giordano e il Maresciallo Francesco Petruzzo che, nella fase delle indagini preliminari relative al procedimento avevano partecipato, nella loro qualità di ufficiali di polizia giudiziaria, il 18 aprile 2021 per la De Nardo Caterina e per il De Nardo Ciriaco, alla escussione dei due come persone informate sui fatti, redigendo e sottoscrivendo i relativi verbali), si sarebbero fatti promettere (e in parte dare secondo l’ipotesi degli investigatori ) da Formisano Gianluca e da Barone Antonio – per il tramite di De Nardo Salvatore, Formisano Annarita, Petrozziello Giuseppe, che avrebbero fornito il loro apporto svolgendo un ruolo “causalmente rilevante nel contesto della transazione corruttiva in esame – utilità, e segnatamente una somma di danaro”.

Il processo principale, quello denominato Aste Ok, riprenderà domani con l’interrogatorio di Livia Forte. E’ atteso intanto l’esito della discussione dell’appello al Riesame proposto dall’avvocato Carlo Taormina contro l’aggravamento della misura nei confronti di Formisano, discusso davanti ai magistrati del Tribunale della Libertà venerdì scorso.

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