I fotogrammi del bacio “mafioso” tra Pagano Beniamino e Damiano Genovese sono al centro dell’udienza che si è da poco conclusa nel cosiddetto processo Aste Ok. Per la difesa di Pagano, il penalista Gaetano Aufiero, quell’episodio documentato dalle immagini riprese dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino sarebbero inutilizzabilita’ perché realizzate in una proprietà privata (lo scarico di legnami di Beniamino Pagano) senza autorizzazione del Gip. Lo stesso penalista aveva anzi precisato nel corso dell’udienza dello scorso 14 giugno: “Se c’è il decreto G.I.P. lo produce se non c’è il decreto G.I.P. non lo produce e io, sin d’ora, eccepisco la inutilizzabilità di tutte le risposte sul bacio, o presunto bacio, date dal Maresciallo …., dal Maresciallo…. su questo bacio se il bacio è stato ripreso non in forza di un decreto G.I.P. ma in forza di un decreto del Pubblico Ministero, visto e considerato che il bacio si ha all’interno di una proprietà privata come oggi ci ha detto il Maresciallo”.
Nell’udienza di stamattina il pm Henry Jhon Woodcock ha depositato il decreto che disponeva le riprese video (interrotte poi perché la telecamera era stata asportata) nei pressi dello scarico ma su una pubblica via. Per la Dda non ci sarebbe necessità del decreto del Gip. La difesa si è opposta all’acquisizione e all’utulizzabilita delle stesse. Il Tribunale presieduto dal giudice Melone ha invece acquisito tutta la documentazione prodotta dal pm antimafia , precisando, come ha fatto lo stesso presidente Melone incalzato dal penalista Aufiero, che chiedeva una ordinanza sul fatto specifico, che l’acquisizione e’ avvenuta “impregiudicata ogni altra decisione” evidentemente legata al merito. Il caso resta aperto dunque. La prossima udienza si terrà il ventotto giugno, quando dopo il lunghissimo esame dell’investigatore chiuso ieri (gli esami degli avvocati Claudio Botti, Roberto Saccomanno, Claudio Mauriello) e il controesame dello stesso pm Henry Jhon Woodcock, sarà ascoltato l’allora comandante del Nucleo Investigativo, il maggiore Quintino Russo.