Aste, corruzione in atti giudiziari: continuano gli interrogatori dell’Antimafia

0
1312
Il Pm antimafia Henry John Woodcock

AVELLINO- Davanti al pm antimafia Henry John Woodcock e ai militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Napoli continuano gli interrogatori legati all’inchiesta nata sulla presunta corruzione in atti giudiziari nell’ambito del processo Aste Ok per i nuovi indagati che sono stati iscritti dopo gli accertamenti scattati tra luglio e ottobre scorso da parte dei militari delle Fiamme Gialle agli ordini del capitano Andrea Zuppetti.

Dopo i due avvocati coinvolti, che sono stati sentiti come lo stesso pm ha ricordato in aula chiedendo l’acquisizione dei verbali di interrogatorio, a chiudere questa prima fase legata anche agli inviti a comparire notificati a dicembre sono altri due indagati legati ai De Nardo (uno già ascoltato nelle ultime ore, che nel processo principale davanti al Collegio presieduto dal giudice Roberto Melone si è avvalso della facoltà di non rispondere) e a Gianluca Formisano, l’imputato che avrebbe un ruolo principale nella vicenda che ha dato vita al nuovo procedimento (entrato nel processo principale con la richiesta accolta di un 500 comma 4 da parte del pm antimafia Woodcock).

Ma non è escluso che possano partire nuove convocazioni, anche per persone informate sui fatti. Come è noto la Direzione Distrettuale Antimafia ipotizza nei confronti dei nove indagati il reato di corruzione in atti giudiziari. L’ipotesi di reato aggiunta a quelle di falsa testimonianza e di calunnia sono basate sulla circostanza che De Nardo Ciriaco in occasione della udienza tenutasi il 30 settembre 2022 e De Nardo Caterina in occasione dell’udienza tenutasi il 16 settembre 2022 – per dichiarare il falso e per negare la verità incolpando, pur sapendoli innocenti, dei reati di falso ideologico in atto pubblico, violenza privata e di abuso d’ufficio gli ufficiali di polizia giudiziaria in servizio presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino (e segnatamente il Capitano Pietro Francesco Laghezza, il Luogotenente Francesco Giordano e il Maresciallo Francesco Petruzzo che, nella fase delle indagini preliminari relative al procedimento avevano partecipato, nella loro qualità di ufficiali di polizia giudiziaria, il 18 aprile 2021 per la De Nardo Caterina e per il De Nardo Ciriaco, alla escussione dei due come persone informate sui fatti, redigendo e sottoscrivendo i relativi verbali), si sarebbero fatti promettere (e in parte dare secondo l’ipotesi degli investigatori ) da Formisano Gianluca e da Barone Antonio – per il tramite di De Nardo Salvatore, Formisano Annarita, Petrozziello Giuseppe, che avrebbero fornito il loro apporto svolgendo un ruolo “causalmente rilevante nel contesto della transazione corruttiva in esame – utilità, e segnatamente una somma di danaro”. Intanto oggi non sarà celebrata l’udienza nel processo principale, quello denominato Aste Ok, che riprenderà mercoledì prossimo con l’interrogatorio di Livia Forte.