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Associazione costruttori: primi spiragli positivi per il comparto dell’Edilizia.

Costruzioni edilizia

Costruzioni edilizia

Il presidente dell’Associazione nazionale dei Costruttori edili di Avellino Giuseppe Scognamillo non si sbilancia sul futuro dell’Edilizia nel nostro Paese e nel capoluogo irpino, ma di una cosa è certa: «Nel primo trimestre del 2015 abbiamo assistito ad una lenta ripresa sia sul versante delle opere pubbliche che su quello del mercato immobiliare che sta cambiando la percezione nelle persone e nelle imprese che vedono uno spiraglio per superare la crisi economica».

«La carica dei 5000 cantieri per far ripartire l’Italia» suonata dal Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio dovrebbe portare nuova linfa anche al comparto dell’Edilizia irpina con 139 interventi per un importo di oltre 200 milioni di euro con un’offerta di opere pubbliche esecutivo cantierabili che investiranno tutto il territorio nazionale.

Presidente Scognamillo, ad oggi, qual è lo stato dell’arte dell’Edilizia in Italia?

Giuseppe Scognamillo

«L’edilizia si divide in due settori. Quello degli appalti delle opere pubbliche sconta da qualche anno un numero esiguo di commesse e incredibili ritardati nei pagamenti. Problemi che si riverberano anche in questo inizio anno e che rallentano la ripresa del comparto. La revisione del Codice degli appalti in discussione a Roma, però, potrebbe portare all’individuazione di alcune soluzioni che favorirebbe una nuova stagione di interventi».

Quali sono queste iniziative?

«La prima riguarderà le grandi opere che dovranno essere appaltate seguendo i metodi delle gare ordinarie, senza general contractor che diventano controllori e controllati e portano a scandali come quello delle ultime settimane che ha travolto l’Anas. Una bozza dell’Ance Nazionale, poi, ha proposto l’abolizione delle offerte con il massimo ribasso d’asta che non fanno altro che generare problemi alla conclusione materiale degli interventi pregiudicandone la qualità e la sicurezza. Inoltre nei prossimi mesi verrà rivisto e corretto anche il Codice degli appalti che diventerà più snello passando dai 600 articoli attuali a meno della metà. Solo in questo modo si può affrontare la crisi tremenda che ha investito il settore e arginare i danni generati dallo “Split Payment”, introdotto con l’ultima Legge di stabilità dal Governo Renzi».

In cosa consiste lo Split Payment?

«Le imprese pagano l’iva sui materiali acquistati ma non gli viene restituita in fattura. In pratica le imprese contraggono un credito iva che non verrà mai riscosso. Lo Stato così, però, penalizza il tessuto sano delle imprese. Per questa ragione l’Ance nazionale ha fatto ricorso alla Comunità europea per difendere gli interessi delle imprese sane».

Qual è, invece, la situazione del Mercato immobiliare?

«Il secondo settore dell’Edilizia con la crisi generale e quella del credito è in lentissima ripresa. I costruttori faticano a smaltire l’invenduto nonostante un calo del valore degli immobili con un massimo del 20% rispetto ai prezzi pre crisi e speculazioni edilizie al ribasso che raggiungono quasi un -40%. A complicare ancora le cose è intervenuta anche una tassazione folle sugli immobili che ha trasformato il consueto investimento nel mattone. Con il peso e la confusione di una tassazione che è passata in pochi anni da ICI a IMU a Local Tax tutto si è ulteriormente rallentato. E’ per questo che chiediamo di stabilizzare il regime fiscale, in modo da aiutare questa lieve ripresa osservata nel primo trimestre e permettere al vento nuovo di trasformarsi da brezza leggera in Maestrale, vento di tempo buono».

E’ fiducioso anche per il completamento dei cantieri in città?

«Vede, i cantieri in città sono legati alla calendarizzazione dei fondi strutturali europei dell’agenda 2007-2013. Per questo motivo sono tutti partiti in contemporanea. Se non si chiudono entro la fine dell’anno si rischia di perderli dal momento che non si vociferano possibili proroghe. La città ha il dovere di resistere ancora un po’. Risolto quello di corso Europa e quello di piazza Libertà e sistemato l’area esterna del Mercatone con un parcheggio a servizio di questa nuova grande zona pedonale avremo una città di sicuro più vivibile e più bella. Vedendo il cantiere di piazza Libertà credo che l’evoluzione dei lavori sia compatibile con i tempi del cronoprogramma. C’è solo da augurarsi che non ci siano intoppi».

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