Avellino – Si conferma l’asse Pd-UdC anche all’Asi di Avellino ma è polemica sul nuovo assetto del CdA del Consorzio dell’Ente di via Capozzi. Stamane l’assemblea dei sindaci ha approvato il documento economico e finanziario dell’Ente per il 2015 (con i voti dell’UdC e del centrodestra, astenuto il Pd) e provveduto a ‘riequilibrare’ il direttivo con la riduzione dei componenti da 7 a 5, con l’ingresso di Gerardo Adiglietti (delegato per il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi) e del sindaco di Solofra Michele Vignola, entrambi in quota Pd. Questi ultimi, dunque, andranno a fare compagnia ai confermati Giulio Belmonte (presidente e sindaco di Pietradefusi), Maurizio Petracca e Modestino Iandoli (di nomina regionale).
Ma è proprio sulla scelta dell’elezione del primo cittadino della città della concia (Vignola, ndr) che peserà la presunta “… insussistenza di cause di incompatibilità e inconferibilità del Presidente e dei Componenti del Comitato Direttivo, ai sensi del D.lgs. 39/2013”. Sul punto, sollevato in assemblea dal sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta, si dovrà attendere il parere della Regione Campania che arriverà non prima di due settimane.
A tal punto vale la pena ricordare il precedente del Consorzio Asi di Caserta e il parere dell’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) con il quale già nel 2013 si era chiarito che i sindaci, di qualunque Comune, anche di poche centinaia di abitanti, non possono far parte degli organismi di gestione degli enti strumentali.
Il riassetto del CdA dell’Asi di Avellino (assenti Iacp e il Comune di Morra) ha visto, dunque, l’elezione di Vignola con 27 preferenze e di Adiglietti che con 17 voti ha battuto di un solo voto la concorrenza del ‘candidato’ di Forza Italia e Ncd Gino Cusano. “Avevamo individuato come componente del CdA dell’Asi un rappresentante dell’area della Valle Ufita (Gino Cusano, ndr) – ha spiegato al termine della seduta Gambacorta – Un territorio che si dice essere importante anche ai fini della piattaforma logistica ma che da anni non è presente nel direttivo dell’Asi. Di più, il nostro candidato di sicuro non corre rischi di inconferibilità o incompatibilità poiché da più di due anni non riveste ruoli di nessun genere nei Comuni o Province o altri Enti. Pur rispettando la provenienza geografica e l’area industriale di riferimento, non mi sembra che lo stesso si possa dire per Vignola. Ma la questione sarà posta all’attenzione dell’Anticorruzione che dovrà valutare se sussisteranno i criteri di compatibilità ai sensi del Dl 39”.
Così invece il neo eletto nel CdA Vignola: “Incompatibilità? Si dovrà vedere. La questione sarà al vaglio delle Autorità competenti che entro 15 giorni decideranno”.