Sarà inaugurata martedì 16 giugno, alle ore 18.30, presso il Salone di Rappresentanza della Pro Loco di Caserta, la Mostra d’arte contemporanea “Artisti dell’area del Mediterraneo”, presentata e curata da Carlo Roberto Sciascia.
Tra le diverse personalità artistiche che prenderanno parte alla Mostra spicca il poker d’assi che cala l’Irpinia: Augusto Ambrosone di Avellino, Giuseppe Amoroso di Sant´Angelo dei Lombardi, Enzo Angiuoni di Avellino e Nicola Guarino di Teora.
Sempre nell’ambito della kermesse, promossa dalle Associazioni Culturali “Arteuropa” di Avellino e “Aura” di Udine, Enzo Angiuoni si è fatto ideatore del progetto artistico culturale. La mostra resterà aperta fino al 29 giugno 2009 e seguirà i seguenti orari: – lunedì, mercoledì e venerdì 9.00 – 12.00 e 15.00 – 17.00; giovedì e sabato 9.00 – 11.00; martedì chiuso. Lucia Basile, critica d’arte, in suo recente lavoro, intitolato “L´Arte si mette in mostra” descrive questa mostra come…”una rassegna internazionale d´arte contemporanea dal sapore ‘mediterraneo’ che attraversa tutta l´Italia da Nord a Sud. Un vero e proprio museo itinerante che fa sì che progetti artistici come questo, di alto spessore culturale, diventino una ghiotta occasione di conoscenza, di arricchimento non solo per gli occhi, ma anche per il cuore che si incrementa delle sensazioni chele opere stesse suscitano”.
Gli artisti che espongono sono provenienti da varie regioni italiane: Aleph (Gianni Pizzinato) di San Dona´ di Piave (VE), Antonia Acri di Brindisi, Lucio Alfonsi di Ascoli Picieno, Gianluca Anselmo di Albissola Marina, Lucia Basile di Taranto, Bluer (Lorenzo Viscidi) di Padova, Letizia Caiazzo di Piano di Sorrento (NA), Giancarlo Caneva di Cividale del Friuli (UD), Paolo Contin di Pozzonovo (PD), Alessandro Del Gaudio di Verona, Roberto Di Giampaolo di Silvi Marina (TE), Sossio Capasso di Frattamaggiore, Maria Rosaria Di Marco di Caserta, Belgiro Di Marzo di S. Maria a Vico, Maria Teresa Di Nardo di Taranto, Claudio Mario Feruglio di Udine, Nadia Lolletti di Sulmona (AQ), Marisa Marconi di Ascoli Piceno, Marinka di Bari, Attilio Melato di Padova, Concetta Palmitesta di Miglianico (CH), Gianni Parisi di Alife, Gabriella Pucciarelli di Napoli, Anna Scopetta di Caserta, Serpic (Sergio Simeoni) di Padova, Pippo Spirito di Cosenza.
Dell´esposizione, che si inserisce in una serie di mostre organizzate in tutta l´Italia, il critico d´Arte Carlo Roberto Sciascia nel suo testo critico intitolato “I nuovi parametri dell´Arte” ha affermato: “Il dilatamento dei confini, entro i quali la concezione estetica aveva risieduto per tanti secoli, a causa della scoperta di nuove e varie tecniche e di quel nuovo modo di intendere l´arte ha reso necessario un momento di riflessione sui percorsi, seguiti dall´arte. A cavallo del duemila tutte le Arti hanno vissuto profondi momenti di riflessione e di ridefinizione e un moltiplicarsi di tendenze stilistiche che hanno sconvolto il concetto stesso di Arte; relativamente alle arti visive si nota la coesistenza di materiali diversi e di tecnologie avanzate, con la presenza anche di oggetti recuperati, di citazioni colte, di graffiti, tutto nell´ambito di progetti innovativi e di nuovi linguaggi.
Sono, quindi, mutate le concezioni filosofiche e socio-economiche del mondo, vi è un diverso concetto di uomo e di umanità … e tutto è sotteso da una precarietà sempre più sconvolgente del quotidiano, che sembra distruggere il concetto di spazio temporale ed ogni speranza di durata. Anche i parametri di lettura sono cambiati tanto che si richiede nei confronti dell´arte un atteggiamento diverso da quello tradizionale; si può dire che essa diventa sempre più una disciplina specialistica, “intellettualizzata” e, come ogni altra disciplina, ha un suo linguaggio specializzato e l´uso di termini, per così dire, tecnici. Alla metaforicità dell´espressione artistica tradizionale è stata sostituita l´immediatezza letterale della forma e del significato; la compenetrazione delle due parallele realtà, vita ed arte, ha determinato una nuova consapevolezza dell´ambiente, dei materiali e degli oggetti d´uso, fino a indirizzare queste tendenze verso una più radicale integrazione degli oggetti nella vita reale. Il desiderio di approfondire sempre di più le tecniche di manipolazione diretta dei materiali è diventato il programma dominante dell´opera di molti artisti”.