Arriva il verde lungo il Corso, Tomasone: “Momento storico. Progetto condiviso con la città”

0
388

Marco Imbimbo – L’elemento fondante del nuovo arredo urbano che si sta realizzando lungo Corso Vittorio Emanuele è la presenza del verde. Questa mattina è cominciata la piantumazione dei primi alberi, dietro la supervisione dell’assessore all’Urbanistica, Ugo Tomasone, e dell’agronomo scelto dal Comune, Rino Borriello. Lo stesso Tomasone ha definito questa operazione “un momento storico per la città”.

“Questo progetto è partito  due anni fa, grazie alle interviste fatte alla città, circa 3 mila. Gli avellinesi hanno espresso i loro pareri sui gazebo che, poi abbiamo tolto, e anche sulla necessità di avere il verde per il Corso. Mi piace ribadire come sia un progetto condiviso con la città”. Il primo step sarà la piantumazione lungo il lato destro del Corso, a salire, per poi passare sull’altro fronte, con sei aiuole per parte.

“Oggi iniziamo con questo momento storico, piantando il verde  nel terreno, a differenza di quanto fatto finora andando contro natura – dichiara soddisfatto Tomasone. La nostra è una scommessa vinta, perché nella fase iniziale, c’erano state delle perplessità per quanto riguarda i sottoservizi, ma abbiamo fatto delle verifiche rigorose e dimostrato come la cosa fosse fattibile, quindi possiamo parlare di scommessa vinta da tutta l’amministrazione. E anche i cittadini avellinesi devono essere orgogliosi”.

Il nuovo arredo si lega anche al piano dehors per le attività commerciali e approvato in consiglio comunale, andando a creare un unicum che punta a cambiare il volto del salotto buono. “È stato pubblicato già da qualche settimana e ci sono stati confronti con esercenti e Confcommercio. C’è un grosso interesse su questo argomento, abbiamo visionato i progetti e, a stretto giro, verranno presentati i primi”.

Ad illustrare, da un punto di vista tecnico, il nuovo verde lungo il Corso, ci pensa Rino Borriello, agronomo avellinese che ha curato per l’ente la selezione degli alberi e delle essenze floreali. “Sarà composto da alberi già presenti, come ad esempio i lecci. La cosa importante è la tecnologia a servizio, perché si passa da un concetto estetico ad uno funzionale, con annessa riduzione dei costi sia per l’impianto che per la gestione che ne verrà. Abbiamo utilizzato il verde pensile per non intaccare troppo la pavimentazione stradale del Corso, realizzata da poco. Quindi abbiamo scelto piante che, nell’arco del tempo, daranno colori a forme legate alla stagionalità delle stesse, ovviamente servirà la giusta cura”.