Il grande caldo di “Lucifero”, Agosto bollente anche in Irpinia

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La quinta ondata di calore dell’estate, la più intensa di questa stagione, ha raggiunto la nostra Penisola a partire da quest’oggi (31 Luglio) e dovrebbe prolungarsi almeno fino al Ferragosto.

L’anticiclone africano “Lucifero” richiamerà direttamente dal Sahara una massa d’aria rovente che interesserà gran parte delle Regioni italiani, a partire inizialmente da quelle del nord.

Il tempo si presenterà ampiamente caldo ed afoso, con precipitazioni relegate solo ai settori alpini e sotto forma di temporali pomeridiani abbastanza isolati. In queste condizioni, la siccità si aggraverà ulteriormente su tutte le regioni italiane.

Dapprima sarà interessato soprattutto il Centro Nord e le Isole, mentre con il passare dei giorni il grande caldo riguarderà tutto il Sud Italia.

Le zone più calde nel corso della settimana saranno: la Valpadana, le aree interne di Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia e Sardegna.

Non sono infatti da escludersi picchi anche di 40-41°C.

Tra le città che potrebbero sfiorare tali temperature si segnalano Bologna, Ferrara, Firenze, Terni, Viterbo, Roma, Nuoro e Foggia.

Anche ad Avellino ed in Irpinia la situazione desta preoccupazione con temperature che, secondo le precisioni di 3b Meteo, oscilleranno dai 30 ai 38 gradi nelle ore centrali della giornata (con temperature percepite anche superiori) fino ed oltre il prossimo week end.

In questo senso, come già avvenuto in altre occasioni, la Protezione Civile potrebbe diramare un comunicato sulle norme comportamentali da adottare a contrasto dei pericoli del grande caldo, specialmente in relazione ad anziani e fasce deboli.

Le temperature saranno più contenute lungo le coste grazie alle brezze, dove tuttavia la sensazione di caldo sarà aumentata dal tasso di umidità.
Il clima sarà decisamente caldo anche di sera, ma la notte i valori non scenderanno sotto i 24-25°C, specie nei grandi centri urbani. Da segnalare anche la possibilità dei 30°C sulle Alpi, con lo zero termico fin verso i 4500 m. Tale situazione dovrebbe rimanere immutata per almeno una settimana seppur con qualche disturbo sulla cerchia alpina.

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