Arrestato pusher con cocaina e quasi 20mila euro in contanti: il blitz dopo la morte di un giovane per droga

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A seguito del decesso avvenuto, verosimilmente per assunzione di droga, la sera del 26 agosto 2019 a San Martino Sannita, i militari della Stazione di San Giorgio hanno iniziato una serie di accertamenti finalizzati a risalire a colui che aveva venduto lo stupefacente al 48enne deceduto.

Gli accertamenti, consistiti in investigazioni tradizionali di osservazione e pedinamento, di serrata attività informativa, hanno condotto i Carabinieri di San Giorgio del Sannio a un giovane beneventano noto nel locale ambiente della droga perché molto molto attivo e conosciuto tra gli spacciatori.

Iniziati così mirati servizi di osservazione che hanno confermato il dinamismo del giovane e ieri pomeriggio i militari di San Giorgio del Sannio, a seguito di un articolato servizio di osservazione, hanno notato che il 25enne di Benevento, nell’uscire di casa, ha fatto strani movimenti nei pressi del muro perimetrale adiacente al giardino della propria abitazione; il giovane si è allontanato poi a bordo della sua autovettura per rientrare dopo breve tempo.

Dopo aver osservato compiutamente i movimenti dell’uomo i militarti, è scattato il blitz dei Carabinieri che ha portato al sequestro di 100 grammi di cocaina, suddivisa in undici involucri dal peso di circa nove grammi cadauno rinvenuti nel muro di contenimento del giardino; 6 grammi di cocaina in un unico involucro rinvenuto nel vano scala del palazzo; un grammo di cocaina ed un bilancino di precisione funzionante occultano nel divano all’interno dell’abitazione; quantitativo di polvere bianca tipo “mannite” utilizzata per il confezionamento delle singole dosi, rinvenuta nell’abitazione unitamente a vari ritagli di cellophane trasparente e la somma in contante pari ad euro 19.980 sequestrata perché ritenuta provento di spaccio.

Il dott. Toscano, sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, che ha coordinato le indagini, ha disposto che l’uomo nella tarda serata venisse arrestato perché ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e trasferito presso la locale casa circondariale.