I Carabinieri della Compagnia di Montella, al termine di minuziose e complesse attività d’indagine poste in essere per identificare gli autori di numerose rapine in abitazioni isolate che punteggiano le campagne dell’ Alta Irpinia e messe a segno durante la primavera scorsa ,hanno tratto in arresto due giovani di 18 e 23 anni, per rapina aggravata a seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del tribunale di Ariano Irpino dott.ssa Floriano Consolante. Dopo aver preso di mira un casolare isolato ed essersi sincerati che al suo interno vi fossero solo persone anziane, entravano con delle banali scuse o favoriti dalla notte e facevano razzia di ogni bene. La loro ultima impresa effettuata nelle campagne di Paternopoli è stata fatale ai due malfattori. Infatti, nel mese di marzo scorso due ottantenni furono rinchiusi con la forza all’interno della cucina della propria fattoria , mentre i giovani iniziavano a rovistare in tutti locali. Dopo qualche minuto i malcapitati riuscivano a liberarsi cercando di affrontare i malviventi per difendere il frutto di una vita passata nei campi. La loro forza d’animo sorprendeva i rapinatori i quali avevano la meglio sulla resistenza dei nonnini colpendo l’anziana donna alla testa con un randello. Comunque, faceva si che i due fidanzatini non avessero il tempo di saccheggiare del tutto la casa di 5mila euro custoditi sotto il materasso. Le successive indagini, condotte dalla Stazione CC. di Paternopoli e coordinate dal PM dott. Arturo De Stefano, nonché gli esiti degli accertamenti investigativi che hanno visto il coinvolgimento anche dei R.I.S. di Roma alla cui alta e specializzata competenza nel campo delle investigazioni scientifiche è stata demandata l’analisi delle impronte e del DNA rinvenuti sul luogo dei fatti, permettevano di risalire all’identificazione degli autori del reato che quel giorno, avevano anche tentato di derubare altre coppie di anziani abitanti nelle periferie di Castelfranci, Torella dei Lombardi e Paternopoli. Gli arresti venivano operati contemporaneamente a Lioni ed in Provincia di Bergamo ove il ragazzo si era trasferito frettolosamente sia nel tentativo di far perdere le proprie tracce e sia per sbarcare il lunario lavorando saltuariamente come manovale in una impresa edile del luogo. I due arrestati, venivano condotti rispettivamente presso il carcere di Ariano Irpino e di Bergamo.
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