Ariano verso il voto, Gambacorta all’attacco: “Vinceremo insieme”

0
264

È partita con veemenza la campagna elettorale del sindaco uscente, Domenico Gambacorta. Auditorium gremito di gente ieri sera, domenica 7 aprile, per l’incontro “Raccontiamoci il futuro. Energie, esperienze e visioni a confronto”.

L’ipotesi del Gambacorta bis era nota da settimane, lo aveva dichiarato egli stesso durante la conferenza di fine mandato invertendo il trend che dal 1995 vedeva non ricandidarsi i sindaci uscenti. “Mi ricandido e vinceremo insieme – dice dal palco – Siamo qui per la nostra città che ha bisogno non solo di una guida ma di tutti voi”.

Il suo un intervento carico di pathos e artigli ben affilati a margine di un susseguirsi di testimonianze di cittadini, otto arianesi che hanno cercato di tradurre le esigenze della comunità, spiegato quello che è stato realizzato e cosa occorrerà fare per il futuro.

E così di sanità ha parlato il consigliere Emerico Mazza; di giovani, lavoro e impresa Gianfranco Grasso e Stefano Scauzillo; di sport e cultura Giulia Giorgione e Veronica Russo; di giustizia, concentrandosi sul tema della soppressione del tribunale, Marcello Luparella; di volontariato Emilia Fioriello; di scuola Marco La Carità. La partita è appena iniziata e le incertezze sono comprensibili, a partite dal ruolo dei “testimoni” come ipotetici candidati. Ma di questo ancora non è dato sapere.

In serata Gambacorta ha sottolineato come la sua sia “l’area dei moderati e dei popolari. Ariano in questi cinque anni ha recuperato la centralità politica- spiega – è rispettata e ammirata e comune nuovamente capofila”.

Circa i risultati raggiunti, infatti, l’elenco è lungo: dal contratto di Quartiere per rione Martiri e le relative inaugurazioni scolastiche all’arena Mennea; dalle ristrutturazioni di palazzo Bevere-Gambacorta e dell’ex caserma dei Carabinieri al trasferimento dell’Agenzia delle Entrate nell’ex tribunale; dall’abbattimento di Giorgione alle intitolazioni di strade (Scola, Caduti di Nassiriya e Angelo Grasso).

Un’occasione, quella di ieri, per chiamare a raccolta non solo i cittadini, ma tutti gli alleati politici, sicuri o ipotetici. In sala Filomena Gambacorta, Giovanni Puopolo, Antonio Santosuosso, Raffaele Li Pizzi, Antonio della Croce. E ancora, Franco Lo Conte ed Ettore Zecchino. “Questa sera non ci sono simboli politici – chiosa ancora Gambacorta- I candidati di Forza Italia decideranno autonomamente se candidarsi con il partito o in una lista”.

In chiusura, dopo aver ricordato i risultati raggiunti per l’ospedale, il centro storico, le grandi opere (Lioni-Grotta e Stazione Hirpinia) e lo “sventato furto” della sede del comando dei carabinieri, Gambacorta dal palco ha attaccato con foga i Cinque Stelle. “Vadano a casa” ha suggerito.

di Maria Giovanna La Porta