“L’acqua piovana un bene prezioso che non viene più recuperato con il duplice aspetto negativo dello spreco di risorsa idrica e del danneggiamento delle strade rurali”.
Così il vicesindaco di Ariano Irpino, Giovannantonio Puopolo, che invita ad una riflessione sulla questione quanti abitano lungo le numerosissime strade rurali sul vasto territorio arianese.
“Un tempo si faceva ricorso alle cisterne per raccogliere l’acqua piovana che veniva utilizzata per irrigare, fare il bucato e quant’altro. Oggi quell’acqua viene smaltita gettandola sulla sede stradale invadendola e danneggiandola con un’azione quotidiana di corrosione. Poi i cittadini vengono in Comune a protestare, raccolgono firme perché vogliono la strada nuova, o addirittura denunciano l’Ente perché hanno preso un fosso e si è guastata la macchina. Ma il Comune ha sempre meno risorse a disposizione. E allora- prosegue Puopolo- dobbiamo cominciare tutti ad entrare nella mentalità che le strade sono un bene comune da preservare insieme. Sono di competenza del Comune ma al 50 per cento sono anche dei frontisti.
Se ciascun proprietario applicasse una miglior disciplina delle acque piovane che provengono dai tetti, dai piazzali, dai canali nei campi e invece di farle defluire copiosamente verso le strade, applicassero semplici sistemi per recuperale e riutilizzarle, si otterrebbero numerosi vantaggi. Non necessariamente con costi esagerati. Vi sono impianti “fai da te” per l’irrigazione a goccia a costo praticamente zero, come vi sono moderni impianti di raccolta che depurano l’acqua fino a renderla addirittura potabile. Basta un po’ di buona volontà e una sensibilità ecologista.
Pensiamo a quanta acqua viene sottratta dalla rete idrica per utilizzi non potabili, dall’innaffiare orti e giardini, al lavare la macchina. Per non parlare dell’aggravio in bolletta. Dopo un’estate come quella appena trascorsa di drammatiche sospensioni del servizio a causa della carenza di risorse idriche, vanno messe in campo quante più azioni possibili proprio per evitare sprechi”.
Un altro appello finalizzato a preservare le strade rurali poi, Puopolo lo rivolge agli agricoltori : “Bisogna mettere in essere alcuni accorgimenti per evitare che i campi tracimino sulle strade e le riempiano di fango. Ci vuole maggior cura e attenzione nella regimentazione delle acque, creare canali per farle defluire, tenerli sgomberi da qualsiasi materiale oltre che da rovi e arbusti, ed evitare l’aratura troppo vicina alla strada che con le piogge può provocare lo scoscendimento del terreno”.
D’altra parte vi è un ordinanza del Sindaco ( n° 12 del 16 luglio 2015) che obbliga proprietari e conduttori a mantenere le ripe dei fondi laterali alle strade in ordine, tagliando regolarmente siepi e rami di alberi che si protendono verso il ciglio stradale mettendo a rischio la libera visuale e costituendo insidia per la circolazione stradale.
Dunque, così come si cura la vegetazione lungo le strade, va controllato anche lo scolo delle acque.”