Ariano Irpino – Crisi del piccolo commercio, tutto dipende dal rilancio del centro storico cittadino. Disertata la manifestazione di interesse da parte dei dettaglianti arianesi, che non hanno risposto all’ultimo bando di rotazione della maggioranza Gambacorta, si apre la polemica nell’opposizione. A sottolineare il ‘fallimento’ dell’operazione è per primo il nuovo ingresso della Margherita, Benvenuto De Pasquale. Nessuna domanda è stata inoltrata dagli esercenti, eppure erano in gioco proposte di finanziamento a tasso zero, rimborsabili in 24 mesi. Colpa, secondo il consigliere di opposizione, da imputare alle modalità non proprio ottimali di un bando che riprendeva a suo dire un vecchio regolamento proposto da lui stesso due anni prima, ma che non ci fu il tempo di approvare per lo scioglimento anticipato del Consiglio. L’idea era allora di concedere un prestito di 10 mila euro, rimborsabile a tasso zero in 36 mesi, per finanziare attività di recupero e ampliamento del piccolo commercio. Bastava inoltre solo presentare domanda in carta semplice al Comune e sarebbero stati elargiti aiuti fino ad esaurimento fondi, in attesa del ritorno economico ciclico per disporre di nuovi finanziamenti. Diversa invece l’analisi che propone a riguardo l’assessore a Bilancio e Project Financing, Crescenzo Pratola. “Non è sbagliato il bando, è mancato l’interesse dei commercianti e questo, credo, per due motivi”. Il primo, secondo Pratola, sarebbe da imputare alla crisi generale del commercio tradizionale sempre meno competitivo di fronte al colosso della grande distribuzione organizzata. Il secondo sarebbe da ricondurre, forse, ad una politica non ancora del tutto evidente di rilancio del centro storico comunale. “Le cose cambieranno, molto probabilmente, quando si vedranno i primi risultati: come l’utilizzo dei due parcheggi, Calvario e Valle, ormai in fase di completamento, che renderanno più fruibili al passaggio e allo shopping le strade centrali che saranno chiuse al traffico in determinati momenti della giornata”. Ma, la vera rivoluzione, dipende anche dallo spirito dei dettaglianti. “Di bandi ne faremo altri, magari con qualche limatura. Ma i commercianti devono capire che il mercato è cambiato. E organizzarsi di conseguenza”. A lungo termine, la politica portata avanti dalla maggioranza per il centro storico comunale prevede poi la riabilitazione di quei quartieri un tempo popolosi, come Santo Stefano, Guardia e Conservatorio, dove al momento regnano solo strutture ‘fatiscenti’. (di Antonietta Miceli)
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