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Ariano Irpino – Biblioteca, Marsoner: “Tesoro da tutelare”

Ariano – Oltre 50mila volumi, di cui 3mila antichi. Questa la stima dei tomi raccolti nella biblioteca di Ariano Irpino, la più antica tra quelle della provincia. Una struttura che, da quando fu fondata nel 1869 da Pasquale Stanislao Mancini, ha dovuto superare momenti di difficoltà, come il sisma del 1962 che causò l’abbattimento della struttura originaria. “La biblioteca di Ariano – spiega il consulente bibliotecario Agostino Marsoner – può vantare al suo interno volumi di inestimabile valore storico e culturale. Nel 1866 infatti, a causa di un decreto, furono soppresse tutte le corporazioni religiose con la conseguenza che tutti i manoscritti, i libri e le pubblicazioni scientifiche, furono donati alle pubbliche biblioteche”. Documenti importanti di grande valore storico e letterario, come l’edizione napoletana dell’Opera Omnia di Sant’Agostino o l’edizione dell’ “Initio Princeps” di Tacito promossa da Leone X. Ma c’è dell’altro. “Oltre a queste importanti testimonianze letterarie – continua Marsoner – sono presenti molte pubblicazioni di epoca rinascimentale che testimoniano le discussioni e gli interessi degli intellettuali arianesi dell’epoca: problemi di natura astronomica e immortalità dell’anima. Rappresentano, dunque, una parte fondamentale della memoria storica di Ariano e di tutto il mezzogiorno”. Una memoria che ha rischiato di andare definitivamente dimenticata a perduta, a causa di una gestione non sempre lineare ed esemplare dei beni librari del Comune del Tricolle. “In seguito al terremoto del 1962 e al successivo abbattimento della vecchia biblioteca il fondo antico fu ammassato, senza alcun tipo di catalogazione, in alcune cassapanche. Il lavoro che abbiamo cercato di svolgere, non senza difficoltà, è stato quello di recuperare e ricatalogare i vecchi tomi, un lavoro reso ancora più difficile dalla scomparsa dei vecchi registri di archivio”. La biblioteca comunale, dopo innumerevoli vicissitudini che hanno portato al trasferimento dei libri a Palazzo Anzani prima, al Museo Civico poi, ha finalmente trovato una sua collocazione in via Marconi, al centro di Ariano nei pressi del luogo dove sorgeva la vecchia biblioteca e il vecchio teatro comunale. “Dopo le traversie degli scorsi anni – afferma ancora Marsoner – la biblioteca ha trovato una sua sede. Ora tutti gli sforzi devono essere investiti per il risanamento e la catalogazione del fondo antico della libreria. Dei 50mila volumi presenti infatti, 12mila sono rappresentati dalla raccolta di Pasquale Stanislao Mancini e 32mila da una donazione fatta alla biblioteca di Ariano da un nostro illustre e generosissimo concittadino. Parte di questi volumi sono già catalogati. In sinergia con il Comune di Ariano, e con l’assistenza di personale competente, è necessario impegnarsi affinché i finanziamenti stanziati dal Comune siano impegnati in un’opera di restauro e riarchiviazione”. (g.matarazzo)

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