Ariano Irpino – Riposino in pace… ma con i piedi a mezz’aria! Si, al Cimitero Comunale di Ariano Irpino si rischia di finire proprio così. La scena che si è presentata ieri mattina davanti ai familiari di Mario Salandra, 70enne morto due giorni fa e in attesa di tumulazione, è stata di quelle surreali; tanto per capirci sembrava di essere stati catapultati in una commedia di Mario Monicelli, tanto satirica quanto grottesca. E’ dura la vita. Anche quella del defunto. I nuovi loculi del Cimitero del Tricolle sono stati realizzati a misura. Piccola, a quanto pare. Troppo stretti per il ‘fu’ Mario Salandra o per una bara che abbia avuto necessità, per ragioni tecniche, di una zincatura extra.
“Accorciatela”: sembrerebbe essere stata questa la risposta data ai familiari del defunto dai tecnici del Comune di Ariano Irpino.
IL FATTO – Ieri, di buon mattino, i tecnici del cimitero avevano caricato la bara su un piccolo montacarichi per raggiungere il loculo, sito ad un paio di metri dal livello terreno, ma nel corso delle operazioni di tumulazione si sono visti costretti ad interrompere le operazioni: il loculo è corto e la bara è così stata lasciata a mezz’aria, metà all’interno e metà all’esterno poggiata proprio sul montacarichi. Si immagini a questo punto la rabbia, lo sdegno e lo sconcerto dei familiari del defunto.
Di qui l’arrivo dei carabinieri che ha riportato serenità se non altro negli animi… di quelli vivi. La soluzione al problema è stata successivamente individuata in un loculo posto a qualche metro di distanza, adatto alle misure del ‘fu’ Salandra. Finalmente, anche la salma dell’uomo ha trovato pace.
Giovedì il mea culpa da parte dell’amministrazione comunale di Ariano che intenderà rivolgere le scuse ufficiali ai familiari del defunto per l’increscioso quanto singolare incidente.
Redazione Irpinia
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