Ariano – Giorgione, De Pasquale: “L’amministrazione si affretti”

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Ariano Irpino – Il Tricolle nuovamente in corsa per il futuro dell’ex plesso alberghiero. A definirlo l’ultima seduta del Consiglio comunale, laddove si dovevano stabilire i criteri per valutare le due offerte pervenute con l’ultimo bando sul Giorgione. Ma su questo punto, invece del risvolto, si è trovato il gap. E si sono così nuovamente riaperti i termini di raccolta delle manifestazioni di interesse fino al prossimo 15 giugno. Dovrebbe infatti partire entro la fine del mese il Bando regionale (Contratto di investimento) che assegnerà circa 26 milioni di euro (l’altro 50 per cento è di natura privata) alle ditte consorziate a livello regionale che dovranno elaborare un pacchetto unitario d’offerta, all’interno del quale si spera di poter inserire anche il capitolo Giorgione. Un nuovo bando, dunque, quello riaperto ad Ariano, che azzera il precedente e che vede inseriti i canoni di valutazione per le proposte che perverranno. Le quali saranno destinate solo ed esclusivamente alla vendita dell’immobile ora di proprietà comunale. I nuovi criteri stabiliti prevedono un prezzo di base che si aggira intorno ai 2 milioni e 700mila euro circa, la costituzione di associazioni temporanee di impresa e la definizione del contratto, da parte dell’eventuale aggiudicatario della struttura, entro e non oltre il 31 dicembre 2006. Altrimenti, nuovo annullamento. E allora, si potrebbero aprire diverse ipotesi per il destino del plesso, tra cui il parziale cambiamento della destinazione d’uso, più volte indicato come possibile sbocco dal consigliere della Margherita, Benvenuto De Pasquale. “Spero tuttavia – spiega – che la situazione si risolva così, ma sono scettico. La procedura adottata era infatti sbagliata e l’amministrazione ha proceduto in maniera superficiale su questa vicenda, perdendo ulteriore tempo con l’ultima proroga che non ci è sembrata opportuna”. “Tuttavia – conclude il membro dell’opposizione consiliare – mi auguro un buon andamento per il percorso intrapreso, sperando di fare in tempo affinché le ditte possano partecipare al bando regionale ed integrarsi in un contesto economico più ampio”. (di Antonietta Miceli)

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