Ariano – Ore decisive per l’inchiesta ancora non conclusa sul branco del droga party. Da questa mattina cominceranno gli interrogatori di garanzia nelle carceri di Ariano Irpino, Foggia e Poggioreale dove gli otto dei dodici indagati (gli altri quattro si trovano agli arresti domiciliari) sono stati ristretti, a seguito del blitz di venerdì mattina. Interrogatori, che saranno presieduti dal Giudice per le Indagini Preliminari Gabriella Buonavolontà – firmataria delle dodici ordinanze di custodia cautelare richieste dal Procuratore Amato Barile e dal Sostituto Procuratore Daniela Tognon -, dai quali potrebbero emergere nuovi clamorosi sviluppi così come gli inquirenti auspicano. Ricordiamo che il Procuratore ha definito l’operato del ‘branco’ uno “…squallido giro di droga e sesso”: una vera e propria organizzazione, come ha spiegato il Pm Tognon, a cui faceva capo lo spaccio di droga con ‘affari’ che facevano registrare incrementi inattesi. Un branco che organizzava coca-party nei quali le ragazze – all’epoca dei fatti (2001) erano minorenni – venivano avviate all’uso della droga e, in condizioni di semi-incoscienza, violentate da alcuni dei componenti della banda. “Per domani occorrono sei paia di magliette bianche”, si dicevano al telefono gli indagati chiamando così la cocaina da consumare nei festini e che, a seconda degli interlocutori, in altre conversazioni diventava ‘scarpe’ e ‘pantaloni’. I droga-party avvenivano in un seminterrato di una palazzina di Rione Martiri dove, dopo un periodo di ‘normale’ corteggiamento fatto di gesti romantici e tenerezze, venivano condotte le minorenne. In questi locali venivano consumati droga e alcool per poi arrivare alle violenze: non semplici rapporti sessuali ma vere e proprie violenze durante le quali sembra che venissero utilizzati anche degli oggetti quali strumenti del piacere. E’ stato il procuratore Barile a lasciare intendere i modi “…particolarmente ripugnanti” delle violenze subite dalle quattro ragazze di Ariano Irpino, oggi maggiorenni. Un particolare che potrebbe essere chiarito dalla visione di alcuni filmati che sono stati sequestrati dagli inquirenti… Insomma, l’inchiesta non si è conclusa con il blitz di venerdì: il quadro deve essere ancora perfettamente chiarito e questo potrebbe accadere nei prossimi giorni. (di Emiliana Bolino)