Mentre i propri gregari fanno i conti Domenico Gambacorta e Michele Caso pensano al ballottaggio e non si fanno distrarre dai numeri. Entrambi sono consapevoli che si gioca un’altra partita, ma non bisogna trascurare un dato incontrovertibile: Gambacorta è stato apprezzato da più di un terzo della cittadinanza, distanziando molto lo stesso sfidante Caso che per pochi punti percentuale ha superato Giovanni La Vita. Gambacorta e Caso hanno molti punti in comune. A partire dall’estrazione politica (centrodestra) e ciò dimostra come Ariano sia una roccaforte di quella parte politica. Questo dato deve far riflettere il centrosinistra che già depotenziato, si è ulteriormente diviso firmando la debacle. Meritano un discorso anche Alessandro Ciasullo e Antonio Santosuosso che con quel gruzzolo di voti possono incidere ma che non troveranno in nessun modo strada ad apparentamenti visto che sia Caso che Gambacorta lo hanno annunciato a più riprese. Porta sbarrata quindi ai zecchiniani, ai civici ai seguaci di Guido Riccio e a quelli di Giovanni La Vita. Questa fetta di elettorato circa il 45% dovrà fare le proprie scelte in silenzio nel segreto dell’urna.