Ariano Irpino, molto probabilmente siamo agli inizi di aprile, visto che il video di Andrè Lihon viene pubblicato sul sito de “L’Espresso” l’8 aprile. Siamo a rione Martiri. Un anziano, un 85nne, ha febbre alta e difficoltà respiratorie. “I suoi polmoni – spiega l’articolo dell’Espresso – non funziono correttamente, saturando meno dell’85% del suo sangue con la conseguenza di compromettere le funzioni degli organi, tra cui il cervello e il cuore. Ha aspettato più di una settimana per ricevere aiuto dal servizio di emergenza che è sovraccarico di lavoro a causa della pandemia”.
Nel bel mezzo dell’emergenza, giunge a casa dell’anziano un’ambulanza del 118. “Una squadra del servizio di emergenza del 118, dopo essere arrivato a casa del malato, misura le sue funzioni vitali e riscontra una grave disfunzione polmonare ma, a causa della mancanza di letti disponibili, il signore non può essere trasferito in ospedale. Conseguentemente, il medico spiega ai parenti preoccupati che l’opzione migliore è quella di tenerlo a casa per evitare il rischio che il paziente debba rimanere per molto tempo nel corridoio di un’ospedale o in ambulanza”.
Intanto, un’infermiera dice ai familiari che, per forza di cose, occorreva scegliere chi ricoverare: giovani piuttosto che anziani. L’anziano, dunque, non viene ricoverato. Gli viene chiesto di firmare un documento che solleva il medico da ogni responsabilità.
Le immagini, a quanto pare, sono state acquisite dai carabinieri di Avellino su disposizione della Procura di Benevento. Anche la direzione generale dell’Asl di Avellino ha segnalato il fatto alle autorità competenti e, contemporaneamente, ha avviato indagine interna.