Area vasta, firmato il protocollo: le vie del vino per il rilancio turistico dell’Irpinia

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Marco Imbimbo – Associazione nazionale città del vino e i comuni dell’Area vasta siglano l’intesa: il turismo enologico sarà uno degli asset su cui si svilupperà il rilancio dell’Irpinia. Questa mattina le parti hanno sottoscritto il protocollo a piazza del Popolo. Le firme congiunte le hanno apposte il sindaco di Avellino, Paolo Foti, in qualità di comune capofila e il presidente dell’Ancv, Floriano Zambon. Presenti all’incontro anche Arturo Iannaccone, assessore ai fondi europei, Paolo Benvenuti e Paolo Corbini, rispettivamente Direttore e Vicedirettore dell’Ancv.

«Il nostro obiettivo è rafforzare le attività che svolgiamo in Italia, per rilanciare i territori – spiega Zambon – e lo faremo anche nell’Area Vasta. Il vino, negli ultimi decenni, ha fatto passi da gigante. Non è più una semplice bevanda, ma vera poesia a tavola. Ogni etichetta sulla bottiglia rappresenta un territorio». E così sarà anche per l’Irpinia e le sue qualità di vino riconosciute ormai a livello internazionale: «Queste iniziative puntano a rafforzare il brand di una comunità perché il vino è ambasciatore dei territori. L’Irpinia possiede tre docg e anche le cantine, ormai, non sono più opifici o luoghi inaccessibili, ma spazi aperti e di accoglienza».

Soddisfatto, ovviamente, l’assessore Iannaccone: «La firma sul protocollo d’intessa concretizza uno degli assi importanti su cui puntiamo: realizzare le vie del vino per un rilancio turistico dell’Irpinia che si basi sulla produzione enologica».

Il terzo attore che dovrà necessariamente recitare la sua parte in questa sfida sarà l’imprenditoria irpina: «Molti produttori – prosegue Iannaccone – si sono già attrezzati e sono cresciuti tantissimo in questi ultimi anni, valorizzando il nostro territorio. Il compito di noi istituzioni, invece, sarà quello di creare le condizioni esterne alle aziende per garantire presenza turistica sul territorio. Il vino, ogni, anno, muove 11 milioni di turisti in Italia, noi dobbiamo intercettarli e fare in modo che in Irpinia non ci sia un semplice turismo mordi e fuggi».

La firma del protocollo d’intesa servirà ad approfittare delle occasioni che si presenteranno con in finanziamenti europei, ma Iannaccone si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe: «Questo accordo è la dimostrazione che ci avevamo visto giusto quando abbiamo deciso di allargare ancora di più l’area vasta, chi ci ha accusati per questa decisione dovrà ricredersi».