Avellino-Benevento, stessi problemi stesse soluzioni?
L’incontro del centro sociale Samantha della Porta di Avellino ha riunito i sindaci delle due città Capoluogo (Paolo Foti e Fausto Pepe), evento promosso dalla CGIL delle due province e che ha visto la partecipazione di Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha fatto evincere proprio questo, quel legame tra le due città che ha origini molto più antiche di strade ed infrastrutture stesse.
E’ il “Piave” che attraversa la Valle Caudina a delineare quei confini: Cervinara e Montesarchio sono divise dalla Via Appia, una strada che intreccia le due province che hanno anche un assetto sociale molto simile. Questo è emerso dall’incontro, Area Vasta insomma, con la programmazione dei fondi 2014-2020 come l’ultima occasione che l’Europa offre.
Per inciso in ambito giuridico per Area Vasta si intende il livello amministrativo delle province e delle Città metropolitane, ossia il livello di pianificazione e di gestione del territorio, delle risorse e dei rapporti tra Enti locali intermedio tra i comuni e la regione.
Da qui parte il provincialismo, l’accorpamento e la piattaforma logistica destinata a Benevento.
Da qui l’argomento acqua, “i sanniti vogliono rubarcela” ha pensato qualcuno riferendosi alla gestione irpino-sannita dell’Ato, in cui otto miseri comuni del Sannio andrebbero ad inglobare il soggetto pubblico irpino che ne gestisce per ben dieci volte quelli della stessa società beneventana.
Ovviamente è il sannita Del Basso De Caro a finire nel mezzo, come il politico di parte a fare i propri interessi, tema che lo stesso ha spiegato al Samantha Della Porta.
“Io non voglio mettere le mani su nulla, non comando neppure a casa mia. Sono sempre presente sul territorio sia a Benevento che ad Avellino, città che ormai si è abituata alla mia presenza”.
Avellino-Benevento: due città così vicine eppure così lontane insomma, ma chi sceglie quali comuni accorpare e quali no. I parametri dovrebbero essere scelti in base a servizi e infrastrutture, ma le strade di certo non si limitano alle due province, così come gli acquedotti non erogano acqua per due città.
Che sia area ancora più vasta allora, incorpando maggiormente la regione e chissà estendendoci fino a Puglia e Basilicata. Ridisegnare il ruolo della Campania appare vera esigenza, Del Basso De Caro ha ammesso: “nessuno si salva da solo”, ma è il come farlo il problema…
