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Arace attacca Ciampi: “Costretto a trattare con pezzi del Pd”

“La vicenda dell’elezione della Presidenza del Consiglio comunale consegna a questa fase politica tutti i limiti di cui, in questi anni, è stato caricato quell’ importante ruolo di garanzia istituzionale”.

Nadia Arace, capogruppo del gruppo consiliare “Si Può”, sottolinea come “immaginare che il Sindaco Ciampi, non ancora proclamato dall’Ufficio centrale elettorale e senza una propria maggioranza in Consiglio comunale,  possa addirittura offrire ad una forza politica questa carica, non solo non è nelle sue prerogative, in quanto  espressione esclusiva della sovranità dell’Aula, ma tradisce l’idea che quella sia una casella da assegnare, una sorta di  assessorato aggiunto, assecondando l’uso che se n’è fatto negli utlimi mandati consiliari a guida Pd”.

“Il punto vero è che siamo nel mezzo di un mercato nel quale Ciampi, pur di trovare la quadra per tentare di governare, asseconda la trattativa con pezzi di quel Pd che ha detto di aver sconfitto, disponendo, tra l’altro,  di un fronte alleato troppo preso dalla rivendicazione di posizionamenti di potere di governo, malcelate dietro veti e nomi “tecnici”, per comprendere, invece, che si sta rendendo funzionale a tenere aperto il mercato con la coalizione di Pizza e diventare, per questa via, irrilevante di fronte allo scenario di una accordo nuovo e con numeri ben più ampi in suo sostegno”.

“In questo quadro di mediazioni estenuanti, d’ancien règime più che da Repubblica di cittadini,  che immiseriscono la carica consiliare della Presidenza del Consiglio comunale, ci saremmo aspettati dal nuovo Sindaco, eletto ma non ancora in carica delle sue fuznioni istituzionali, un reale superamento delle pratiche da Prima Repubblica. Gli alleati di Ciampi che hanno dichiarato a più riprese di non essere interessati a posti di governo, comincino a dare un segnale concreto sottraendosi sin d’ora ad assecondare le trattative sulla Presidenza, che hanno invece tutto il sapore di compensare le rivendicazioni a partecipare al futuro governo cittadino”.

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