Apre la Variante di Grottaminarda, Armani: “Anas realizza le opere nei tempi”

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E’ stata aperta oggi al traffico, nel pieno rispetto dei tempi contrattuali, la Variante di Grottaminarda, compresa tra il km 8,600 della strada statale 90 “delle Puglie” e il km 2,500 della ex statale 91 “della Valle del Sele”, in provincia di Avellino. L’opera è stata illustrata in una conferenza dal Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, e dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Hanno partecipato anche il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, il Coordinatore della Struttura tecnica di Missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’Alta Sorveglianza del MIT Ennio Cascetta e il Sindaco del Comune di Grottaminarda Angelo Cobino.

“È una nuova, importante opera che migliora la viabilità di questo territorio dell’Irpinia, anche verso la Puglia, e che è stata resa possibile grazie al lavoro altamente professionale svolto da Anas e dall’impresa esecutrice in perfetta sinergia con Regione, Prefettura, Forze dell’Ordine, Provincia, Comune e tutti gli altri Enti Territoriali coinvolti, che voglio qui pubblicamente ringraziare per la grande collaborazione prestata e l’elevato senso di responsabilità manifestato verso l’opera pubblica”, ha dichiarato il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani.

Alla presentazione dell’opera, tenutasi in mattinata presso la sede del Municipio di Grottaminarda, hanno partecipato inoltre il Presidente della Provincia di Avellino nonché Sindaco del Comune di Ariano Irpino Domenico Gambacorta, moltissimi altri sindaci dei Comuni dell’Irpinia e numerosi rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine che hanno potuto assistere – in diretta – al passaggio delle prime auto, grazie ad un collegamento video live dalla Variante.

GLI INTERVENTI TECNICI – L’intervento, del valore complessivo di oltre 36 milioni di euro, è stato interamente finanziato dalla Regione Campania con fondi POR FESR 2007-2013 e consegnato da Anas all’impresa appaltatrice l’8 agosto 2013, con un tempo di esecuzione contrattuale dei lavori pari a 900 giorni.

L’infrastruttura, che consente, in primis, di bypassare il centro abitato di Grottaminarda, è lunga circa 6 km e si connette alla viabilità esistente mediante 3 rotatorie: una in località ‘Fontana del Re’ di collegamento con la strada statale 90, una al bivio in località ‘Sturno’ di raccordo con la ex strada statale 91 ed un’altra in località Carpignano, che si congiunge alla strada provinciale 36.

Oltre alle rotatorie, le principali opere d’arte sono 3 viadotti della lunghezza complessiva di circa 450 metri (‘San Donato’ di 4 campate, ‘San Giuseppe’ di 6 campate e ‘San Michele’ di 5 campate), una galleria artificiale lunga 90 metri, 3 cavalcavia e 5 tra sottopassi e sovrappassi.

Gianni Vittorio Armani
Gianni Vittorio Armani

“La nuova variante favorisce lo smaltimento dei flussi veicolari di lunga percorrenza che attualmente attraversano il centro abitato di Grottaminarda, liberandolo da inquinamento acustico ed ambientale, decongestionando il traffico e permettendo così una notevole rivalutazione del centro storico – ha proseguito Armani – ed è davvero un esempio di come Anas realizzi le opere nel pieno rispetto dei tempi sanciti dal cronoprogramma, grazie anche all’elevatissima professionalità della forza lavoro che possiede”.

Per i traffici di lunga percorrenza la nuova arteria stradale permette il collegamento dei flussi di traffico da e verso l’autostrada A16 Napoli-Bari, grazie al vicino casello, e concretizza il collegamento con un tratto di strada già in esercizio, ovvero il tratto Tre Torri-La Manna-Bivio per Sturno; la nuova opera si innesterà inoltre sull’asse viario ‘Lioni-Grottaminarda’, ricompreso nel più ampio itinerario ‘Contursi-Lioni-Grottaminarda’ (asse Tirrenico-Adriatico), in corso di realizzazione, e serve – già da oggi – un bacino potenziale di circa 100 mila utenti.
Notevole l’impatto socio-economico del cantiere che ha visto il coinvolgimento di 10 imprese, tra affidatarie e subappaltatrici e la presenza contemporanea in cantiere di oltre 50 addetti ai lavori, al momento del massimo regime produttivo.

“La realizzazione dell’opera, che ha generato anche un notevole indotto, è un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione che costantemente Anas rivolge a tutto il Mezzogiorno”, ha concluso il Presidente Armani.

Va aggiunto, infine, che nelle aree interessate dal cantiere, sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, nonostante i quali si è riusciti a lavorare nel pieno rispetto del cronoprogramma, senza arrecare ritardi ai lavori. Ciò è stato possibile grazie alla fattiva collaborazione della Soprintendenza dei Beni Archeologici competente che, anche a seguito delle verifiche archeologiche preventive effettuate, ha programmato le successive campagne di indagini archeologiche, coerentemente con lo sviluppo dei lavori.

Sono stati rinvenuti una necropoli di età alto medioevale ed insediamenti, anche precedenti, quali un impianto produttivo del II sec. A.C., con annessa fornace.

Secondo quanto disposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’intero impianto produttivo di epoca romana repubblicana (fornace, opere idrauliche, bacino di decantazione) è stato spostato e riallocato all’interno del Castello d’Aquino di Grottaminarda, dov’è tuttora visitabile.

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