Anziana si accorge del raggiro viene strattonata: in due ai domiciliari

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All’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura, questa mattinata, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Gip del Tribunale di Benevento, nei confronti di un 41enne residente in provincia di Napoli e di un 22enne residente nel capoluogo partenopeo, ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro nonché con soggetti allo stato rimasti ignoti, di truffa aggravata e rapina aggravata in danno di persona anziana.

Eseguito anche il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Benevento nei confronti dei due soggetti, fino alla concorrenza del valore complessivo di 3.700 euro, quale profitto del reato e come tale suscettibile di confisca.

L’indagine nasce dalla denuncia sporta nel marzo 2022 da una signora 77enne, raggirata da un giovane che si era spacciato telefonicamente per il nipote e che le aveva chiesto di ritirare urgentemente un pacco e due raccomandate presso un Ufficio Postale.
Successivamente, un altro interlocutore l’aveva contattata nuovamente, dichiarando falsamente di essere un dipendente della Poste Italiane, amico stretto del nipote, chiedendole di preparare 5.500 euro per ritirare il pacco, aggiungendo che sarebbe passato lui stesso a prelevare tale somma presso la sua abitazione.

Dopo queste prime telefonate, la signora è stata nuovamente contattata, sia sull’utenza fissa, sia sul cellulare, ed invitata con tono perentorio a non riattaccare, impedendole così di chiamare i propri familiari per avere delucidazioni.

In seguito a tali contatti, un giovane – uno degli identificati destinatario della misura cautelare – si è presentato presso l’abitazione della donna facendosi consegnare la somma di 3.700 euro racimolata in casa. A quel punto la vittima, nel consegnare la somma si è resa conto di esser stata truffata ed ha cercato di riprendersi il denaro, ma è stata spintonata e strattonata dal truffatore che è riuscito a scappare con il bottino illecitamente ottenuto.

A seguito della denuncia ricevuta gli investigatori della Squadra Mobile hanno iniziato una complessa e meticolosa attività investigativa che ha consentito di ricostruire in maniera puntuale la dinamica della truffa, riuscendo ad acquisire gravi indizi in ordine alla identificazione dei due autori del grave episodio.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono allo stato indagati e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.