Antenna Wind a Montemiletto, la nota di Legalità è Bene Comune

Montemiletto – Sul caso dell’antenna Wind in via Cesura a Montemiletto si registra la nota del ‘Comitato Legalità è bene comune’. Nella missiva gli aderenti al Comitato chiedono che “… il Comune si attivi per intraprendere ogni e qualsivoglia iniziativa che possa evitare la definitiva installazione e attivazione del ripetitore Wind in Via Cesura al fine di tutelare la salubrità del nostro territorio;
che il Comune eserciti le sue funzioni di vigilanza e controllo degli impianti presenti sul territorio comunale avvalendosi delle Autorità competenti ed in particolare dell’Arpac e del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, per quanto di rispettiva competenza, oltre che mediante proprie strutture tecniche con l’eventuale supporto di tecnici esterni;
che il Comune avvii attraverso l’Assessorato di competenza una campagna di sensibilizzazione sugli effetti dell’elettrosmog e sulle iniziative che saranno intraprese in ordine alle funzioni di vigilanza e controllo degli impianti presenti sul territorio comunale;
che tutti gli impianti presenti sul territorio comunale, su richiesta dell’Ufficio comunale competente, siano sottoposti a controlli periodici da parte dell’Arpac. Il controllo deve essere finalizzato a verificare il non superamento dei limiti di esposizione previsti dalla normativa statale ed il mantenimento dei parametri tecnici dell’impianto dichiarato dal gestore al momento della richiesta dell’autorizzazione;
rendere noto a tutti i cittadini, su semplice richiesta, e disponibili a tutti, mediante pubblicazione sul sito internet del Comune, i dati e le risultanze dei controlli effettuati da parte dell’Autorità competente;
inoltre al fine di ridurre l’impatto ambientale nonché di favorire una razionale distribuzione degli impianti fissi di telefonia mobile sul territorio del Comune di Montemiletto, si chiede di individuare, per le installazioni degli impianti, aree idonee, preferibilmente poco abitate come zone agricole, boschive o industriali, privilegiando le proprietà del Comune”.