ANPI Avellino: “Pronti a collaborare con le scuole per arginare derive neofasciste”

0
668
ANPI

In una lettera indirizzata alla Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale di Avellino e ai Dirigenti Scolastici dell’Istituto Pietro Colletta, del Pasquale Mancini e del Paolo Emilio Imbriani e del Luigi Amabile, L’ANPI Avellino prende posizione su quanto accaduto nei giorni scorsi.

“L’ANPI Provinciale di Avellino – scrive Giovanni Capobianco, Presidente del Comitato di Avellino – ha appreso dagli organi di stampa che in alcuni istituti scolastici della nostra città studenti neofascisti appartenenti al Blocco studentesco, associazione giovanile di CasaPound Italia, hanno fotografato cartelli contenenti frasi oltraggiose per l’antifascismo diffuse, poi, sui social della loro organizzazione.
L’iniziativa, nata in ambito nazionale, ancora una volta rappresenta una grave e vergognosa provocazione, con l’intento di delegittimare la Resistenza e le lotte antifasciste a tutela della Costituzione che dalla Resistenza ebbe origine. Scrivere frasi come quelle che abbiamo letto, in cui si sostiene che l’Antifascismo sarebbe uguale alla mafia, rappresenta una grottesca e drammatica deformazione di basilari fatti storici. I giovani neofascisti autori di queste nefandezze evidentemente ignorano che nella storia del nostro sciagurato Paese per decenni forze neofasciste, in connubio con le mafie, hanno portato avanti strategie eversive nel tentativo di ferire mortalmente la democrazia italiana. Lo testimoniano tutte le inchieste giudiziarie che hanno fatto luce su questi fenomeni criminali e che spesso hanno visto anche il coinvolgimento di Logge massoniche deviate.
Nell’80° anniversario della Liberazione, e a poche settimane dal 21 marzo, Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, è triste dover ricordare fatti storici che dovrebbero essere ormai patrimonio comune del nostro Paese. Ci aspetteremmo che anche i giovani studenti sappiano che le lotte antifasciste sono state, e sempre saranno, a difesa della libertà, della giustizia e dei diritti sanciti dalla nostra Carta costituzionale che, giova ribadirlo, costò la vita a decine di migliaia di ragazze e ragazzi che salirono in montagna per difendere l’Italia dall’oppressione nazifascista.
Ci è giunta notizia che la DIGOS sta indagando sui fatti in oggetto e che i rispettivi Dirigenti scolastici hanno avviato procedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili di questo ennesimo sfregio ai valori costituzionali. A nostro parere tutto questo non è sufficiente a rimarginare una ferita che ha urgente bisogno di un risarcimento morale e civico.
Pertanto, chiediamo ai cortesi Dirigenti degli Istituti scolastici coinvolti di prendere contatto, possibilmente, con l’ANPI Provinciale per organizzare un incontro al fine di avviare un percorso con i docenti e gli studenti per ribadire coralmente l’impegno irrinunciabile a difesa della democrazia e della Costituzione repubblicana”.