“Si è tenuta oggi l’audizione dei segretari nazionali di CGIL e UIL, rispettivamente Susanna Camusso e Luigi Angeletti, presso la VI Commissione Finanze e la X Commissione Attività Produttive di Montecitorio, nell’ambito dell’esame, in sede referente, del Decreto crescita e sviluppo. Domani è prevista l’audizione dei rappresentanti di CISL e UGL.” Così in una nota l’On. Marco Pugliese, parlamentare di Grande Sud e membro della VI Commissione Finanze di Montecitorio, che ha preso parte all’audizione. “Durante l’audizione – afferma il Parlamentare arancione – ho avuto modo di porre al centro del dibattito sulla disamina del testo del decreto, la nota ed incresciosa vertenza della Irisbus di Valle Ufita (AV). Nel decreto, infatti, manca un vero e proprio sostegno a un’efficace politica industriale che sappia mettersi dal punto di vista delle imprese e che premi l’innovazione. Non possiamo permettere – incalza Pugliese – che l’unica azienda produttrice di mezzi per trasporto pubblico su gomma sia abbandonata al proprio destino assieme alle centinaia di lavoratori che non hanno più certezza del proprio futuro. A tal proposito – continua Pugliese – prima del termine per la presentazione degli emendamenti al decreto fissato per il pomeriggio di lunedì prossimo, presenterò al Governo una proposta emendativa che preveda la creazione di un fondo pubblico d’intervento che sia di attrazione per gruppi di investitori, italiani o stranieri, che intendano proseguire la produzione di autobus in Italia in stabilimenti dismessi da Fiat, cosi come è stato fatto da altri Governi esteri consentendo al Gruppo Fiat di andare ad investire in altri Paesi come la Francia depauperando la nostra politica industriale. Infine – conclude Pugliese – parlando della vertenza Irisbus, ho fatto presente l’incresciosa questione dei circa 120 esodati dello stabilimento Irpino che, ad oggi, vivono nell’incertezza assoluta poiché rischiano di rimanere per anni senza sussidi e senza pensione, fino al raggiungimento dei nuovi tetti d’età stabiliti. Proprio per questo, si sta lavorando ad una legge ad hoc per gli esodati che consenta loro di andare in pensione o di godere di ammortizzatori sociali sino al raggiungimento dell’età prevista per l’accesso al trattamento pensionistico.”