Andrea Sannino conquista la platea di giovani studenti dell’I.C. Aurigemma di Monteforte Irpino.
“Non fatevi scoraggiare dalle sconfitte. Credete nei vostri sogni, vi aiuteranno a diventare migliori. Se ce l’ho fatta io, ce la potete fare anche voi”.
Queste le parole del cantautore napoletano nel corso del confronto dedicato alla presentazione del suo libro “Prima di abbracciame”, tenutosi questa mattina nell’auditorium dell’Istituto.
A salutarlo al suo arrivo, proprio le note della canzone divenuta celebre durante la pandemia da Covid-19, “Abbracciame”, intonate dagli studenti della secondaria di primo grado.
“La mia storia dimostra – spiega Sannino – che vale sempre la pena di inseguire i propri sogni. Meglio averci provato e aver sbagliato che avere rimorsi. Tutto è cominciato tra le quattro mura del bagno di casa, l’unico spazio in cui potevo stare da solo. Prendevo mestoli e pentole e suonavo. Non avevo una cameretta e me ne vergognavo. Oggi ringrazio i miei genitori per i loro sacrifici. Mio padre era collaboratore scolastico, mia madre casalinga. Sono loro i veri eroi, coloro che fanno salti mortali, con quel poco che guadagnano, per mantenere le proprie famiglie. Non potevo permettermi di frequentare una scuola
di musica, ma non ho mai smesso di coltivare la mia passione. Mi sono iscritto all’Istituto alberghiero e poi all’Università, alla facoltà di Economia. Ma queste esperienze mi hanno fatto capire quanto la musica fosse importante per me”.
Non ha dubbi Andrea Sannino: “i sogni possono germogliare ovunque: anche in un terreno arido come quello del Vesuvio, possono nascere frutti bellissimi come il piennolo. Il mio non vuole essere un elogio dell’eccellenza, ma un invito a non farsi scoraggiare dai fallimenti che hanno fatto parte anche del mio percorso”.
“Ho scelto di raccontare la mia storia – prosegue – perchè tanti giovani si riconoscano in questo racconto. Oggi so con certezza che le persone non si giudicano dagli abiti o dalle scarpe che indossano, ma dai sogni che si portano dentro”.
Racconta con orgoglio che “anche la mattina dopo essere salito sul palco con Dalla, sono andato, come ogni giorno, a lavorare ai cantieri di Monteforte. Meglio 100 euro guadagnati onestamente che 500 euro guadagnati illecitamente. Molti amici della mia infanzia li ho ritrovati in carcere, dove vado spesso per portare la mia musica ai detenuti. E proprio la musica mi ha allontanato dalla strada e da strade pericolose”.
Confessa di essere innamorato di Napoli, ma di sentirsi anche montefortese: “Qui vivono le mie sorelle, c’è una parte della mia famiglia”. Ai ragazzi che vogliono inseguire il sogno della musica consiglia di “seguire se stessi e di non farsi condizionare dalle idee degli altri”.
La dirigente scolastica Filomena Colella, poi, sottolinea il valore del messaggio lanciato da Andrea Sannino, “un’anima gentile capace di tradurre i suoi sogni in melodia, di vincere ogni genere di difficoltà. Il racconto che consegna nel suo libro è un inno alla determinazione e al coraggio, quando si ha un’aspirazione. Tanti i sacrifici che Sannino ha dovuto affrontare fin da piccolo, ma che ha superato, poichè aveva una meta da raggiungere. Una vita ha senso solo se si coltiva una passione”.
Per lui il premio Maschera del Sorriso, consegnato da Maurizio Merolla e da Gerardo Marano di Monteforte Comicità.
“Ha saputo trasformare la sua vita in un sogno. – ha spiegato Merolla – Ci ha dato oggi un esempio di umiltà, quella che caratterizza i grandi artisti, ecco perché abbiamo voluto consegnargli il premio Maschera del Sorriso, in virtù di quella speranza regalata nei mesi del Covid con il suo “Abbracciame”. Un premio per la profondità dei sentimenti che trasmette nelle sue canzoni, per il suo messaggio forte di speranza”.
E Andrea Sannino sceglie di ricordare il nonno “un macchiettista, che indossava il cilindro e portava il suo sorriso ovunque. Mi ha trasmesso lui la passione per lo spettacolo”.
Un riconoscimento, quello della Maschera del Sorriso, assegnato anche agli alunni dell’Aurigemma, piccoli vincitori del premio nazionale per il progetto “Piccoli Clown in Corsia”, nell’ambito del Festival della Vita, tenutosi a Caserta il 1° febbraio scorso.
Preziosa la presenza all’incontro di Geltrude Vollaro e Franco Simeri, responsabile di Edizioni Mea, che hanno sottolineato la bellissima risposta degli studenti che Andrea ha incontrato in tutta Italia nel suo “Scuola Tour”.
A chiudere l’incontro, ovviamente, la musica, con Andrea che intona “Via Partenope”, aiutato nel canto da tutta la sala.