Ancora un crollo, autostrade con scarsa manutenzione da anni

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Ancora un crollo lungo le nostre autostrade che sottolinea la scarsa manutenzione sull’intera rete.

Le immagini di quella porzione di 30 metri di viadotto dell’A6 Torino-Savona venuta giù oggi pomeriggio nella zona di Altare, in località Madonna del Monte, ricordano la tragedia del vicinissimo ponte Morandi di Genova.

Fortunatamente quest’oggi non si sono contate vittime, ma poteva davvero essere una strage, al pari di quella avvenuta nel capoluogo ligure il 14 agosto del 2018 (43 vittime) o ad Acqualonga nel luglio 2013 (40).

Dopo quelle stragi le Procure di Genova e Avellino hanno avviato diverse inchieste per accertare le responsabilità. In particolare, il Procuratore di Avellino Rosario Cantelmo e il sostituto Cecilia Annecchini si sono focalizzati sulle barriere dei viadotti. Un focus che ha portato, per ora, a sequestri preventivi su oltre una ventina di viadotti tra l’A1 Milano-Napoli, l’A14 Bologna-Taranto e l’A16 Napoli-Canosa. Sequestri che hanno avuto gravi ricadute anche sul traffico veicolare delle tratte in questione.

Da Genova, invece, i pm ipotizzano falsi report su altri cinque ponti, ovvero un altro viadotto dell’A16, il Paolillo, oltre al Pecetti e il Sei Luci a Genova, il Moro vicino a Pescara e il Gargassa a Rossiglione.

Una serie di circostante emblematiche sullo stato di salute delle nostre strade e autostrade, che dovrebbero far riflettere sul loro stato di fragilità.

Perché il tempo ha dimostrato che i ponti si ricostruiscono e le barriere di sicurezza dei viadotti si sostituiscono, ma ciò non vale per gli affetti, per le persone che perdono la vita in tragedie che andrebbero prevenute.