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Anatra zoppa: il Tar decide sul ricorso. Consiglio Comunale col fiato sospeso

Marco Imbimbo – Il giorno tanto atteso è arrivato. E un intero consiglio comunale sta col fiato sospeso. Il Tar di Salerno sarà chiamato a discutere del ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle contro l’esito del voto al primo turno.

L’atto, datato 17 luglio e depositato al Tar lo scorso 10 agosto porta la firma, oltre che del sindaco Vincenzo Ciampi, anche dei candidati Arnaldo Fabio D’Alessandro, Lorenzo Ridente, Rita Sciscio, Ferdinando Picariello, Donatella Buglione, Gianluca Forgione, Cinzia Zeccardo, Mara Fiore, Carmela Carullo, Francesco Corbo, Stefania Guarino, Gimmelli, D’Argenio, D’Archi, Spagnuolo. Alcuni di questi, poi, nel frattempo sono entrati in Consiglio Comunale o nominati assessori.

Il ricorso non contesta direttamente l’anatra zoppa, che si è venuta a creare in Consiglio Comunale, ma punta a un riconteggio dei voti al primo turno che, di fatto, finirebbe per eliminare proprio l’anatra zoppa. Secondo i firmatari del ricorso, ci sarebbero stati degli errori in 42 sezioni su 72. Alcuni voti sarebbero stati attribuiti ingiustamente alla coalizione guidata da Nello Pizza (612) mentre altri non sarebbero stati dati al Movimento 5 Stelle (117), ma le schede dichiarate nulle. Se confermato quanto sostenuto dai 5 Stelle, la coalizione di Nello Pizza scenderebbe sotto il 50% (49,73%) condizione che, di rimando, farebbe scattare il premio di maggioranza ai pentastellati eliminando l’effetto anatra zoppa che c’è oggi in Consiglio Comunale.

Al momento, infatti, l’amministrazione Ciampi può contare solo su 5 consiglieri pentastellati in Aula perchè, con la coalizione di Pizza che al primo turno superò la soglia del 50%, è venuta meno la possibilità di ottenere il premio di maggioranza, così come sancisce la normativa nazionale.

Il Tar, oggi, affronterà la legittimità o meno del ricorso presentato dai 5 Stelle. Nel caso di esito favorevole, dovrà essere costituita una commissione elettorale che avrà il compito di riconteggiare le schede delle 42 sezioni elencate nel ricorso. I tempi non saranno di certo brevi al pari dell’esito tutt’altro che scontato visto che, il numero delle schede contestate, è esiguo rispetto al totale dei voti espresso nelle 42 sezioni.

Di certo se il riconteggio dovesse dare, un giorno, ragione ai 5 Stelle, cambierebbe radicalmente la geografia del Consiglio Comunale. Il premio di maggioranza consegnerebbe 20 scranni al Movimento 5 Stelle (che oggi ne detiene 5), di conseguenza 15 attuali consiglieri sarebbero costretti a lasciare l’Aula. Tra questi, ironia della sorte, rientrerebbero anche coloro che hanno dato voto favorevole alle linee programmatiche di Ciampi o che si sono astenuti.

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