Ammortizzatori sociali, incontro della Filctem Cgil a Solofra

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Di seguito il comunicato della Filctem Cgil:

 

“Stamane presso il Centro Sociale Sindacale di Solofra, seppur semiabbandonato dalla scarsissima attenzione riservata dalle varie amministrazioni comunali di Solofra succedutesi negli anni, si è svolto un vivace dibattito politico sindacale sugli effetti delle norme già varate in materia di ammortizzatori sociali e deroghe.
Erano presenti ex dipendenti di aziende importanti di tutta la provincia, CDI di Calitri, Albastros di Solofra, Amuco di Avellino, Tre Stelle, F.lli Buongiorno.; tutte aziende fallite, i cui lavoratori ora in mezzo alla strada, devono “subire” la coda velenosa della gestione dei fallimenti e dei curatori che non pensano al dramma sociale generatosi e vorrebbero evitare la possibilità di prevedere il reinserimento, per noi prioritari, nelle clausole di cessione degli opifici sotto fallimento.
In questi drammi si inserisce anche il combinato delle “nuove” norme che azzerano le deroghe lasciando tantissimi lavoratori e le loro famiglie letteralmente sul lastrico!
Vorrei sommessamente, ma con forza, ricordare a tutti che la crisi del manifatturiero colpisce da anni settori come il Tessile, Calzaturiero, Concia, ecc. tutte attività produttive medio-piccole a forte intensità di operaia, molta presenza femminile, e su questi settori e tipicità nasceva la deroga poi allargata a tutti!
Sarebbe il caso di tornare all’origine almeno in Campania sino a tempi migliori…
Dall’assemblea, a fronte di queste considerazioni, è emersa con forza la necessità di chiedere alle rispettive amministrazioni, sindaci, al governo regionale, interessamento su gestione opifici falliti, azioni mirate a ridurre il dramma sociale per la fine ammortizzatori in deroga e ordinari, prevedere Corsi di riqualificazione, Formazione specifica, bando per erogare sussidi temporanei alle fasce a rischio povertà come gli ultra cinquantenni o ultra sessantenni che non riescono a trovare lavoro.
Porre particolare attenzione a “Garanzia Giovani” perchè, ci hanno riportato in assemblea, di un circolo vizioso-clientelare tra le agenzie di lavoro e aziende che hanno aderito al bando.
“In sostanza, come segretario, mi devo rivolgere direttamente al Governo campano che può, anzi deve intervenire, sulle tante cose che può fare per dare risposte immediate alle tante lavoratrici e ai tanti lavoratori, che per ora si sono fatti sentire da me rappresentante sindacale, ma presto hanno intezione di farsi sentire da tutti. Come segretario Filctem CGIL Avellino in più occasioni mi sono espresso sulla necessità di costruire un modello, anche a livello comunale, ispirato a principi di equità e solidarietà, in grado anche di correggere le distorsioni determinate dal JobsAct anche sugli ammortizzatori sociali. Tuttavia, allo stato attuale nessuno ha risposto, sarà stata l’estate!
Ma da oggi, sia chiaro a tutti, la FILCTEM CGIL Avellino con la sua gente, si pone l’obiettivo di contrastare, ancor più con forza, le iniquità e le divaricazioni: settoriali (manifatturiero in generale, tessile-abbigliamento-calzaturiero-concia), territoriali (Irpinia), di genere (donne), di età (giovani – ultra cinquantenni); il tutto per far porre la necessaria attenzione a politiche economiche, d’investimenti e sociali per dare una vera svolta all’Irpinia e la Campania.”

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