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Ammortizzatori, blocco sulle somministrazioni: interviene l’Uil-Cpo

L’8 aprile Alai-Cisl, Nidil Cgil, Uil-Cpo e Assolavoro hanno firmato, dopo numerosi incontri con il Sottosegretario Viespoli e con l’assistenza del Presidente di Italia Lavoro, un accordo per l’erogazione di un sostegno al reddito accompagnato da politiche attive del lavoro per lavoratori in somministrazione disoccupati a causa della crisi in atto e privi dei requisiti di accesso a qualsiasi forma di ammortizzatori. L’intesa, costruita col concorso economico determinante e paritario della bilateralità di settore e rivolta a circa 30.000 persone, rappresenta una importante modalità con la quale rafforzare ulteriormente l’occupabilità dei lavoratori in somministrazione e ridurre il peso della negativa ricaduta occupazionale che l’attuale crisi sta determinando, rendendo insufficienti le misure ordinarie di sostegno di carattere contrattuale. “Ciò nonostante – informa la segretaria provinciale Uil-Cpo, Vincenza Preziosi – in assenza di qualsivoglia motivazione e senza alcuna comunicazione formale, ad un mese di distanza e dopo varie richieste per accelerare la firma da parte del Ministro dell’Accordo, ancora ad oggi la firma manca. Questo causa la mancata operatività dell’accordo, malgrado le aspettative già presenti tra i lavoratori”. Questi i motivi per cui gli organismi succitati ne denunciano la gravità e assicurano di impegnarsi da subito a tutela dei lavoratori, definendo con Assolavoro le modalità possibili con le quali cercare di rafforzare le misure contrattuali vigenti. “Anche a livello provinciale – aggiunge la Preziosi – la preoccupazione non manca per il crescente numero di lavoratori in somministrazione, ormai fermi da mesi a causa della profonda crisi industriale che ha colpito il comparto Fiat auto. Si ribadisce – sottolinea – la necessità di misure al sostegno del reddito aggiuntive a quelle previste dal CCNL di lavoro temporaneo. Le azioni contrattuali – conclude – risultano, ad oggi, le uniche in grado di dare risposte ai bisogni dei lavoratori interinali sinora esclusi, nei fatti, da ogni forma di sostegno al reddito”.

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