Arturo Caprio, giovane farmacista, è stato indicato come candidato sindaco, espressione di un’istanza di rinnovamento, che è pervenuta da una larghissima parte della comunità.
Arturo come nasce la tua candidatura?
La candidatura è espressione del percorso di diversi gruppi, caratterizzati da differenti sensibilità, ma uniti da un comune denominatore: garantire a questa comunità un nuovo corso, un cambio di passo, una nuova visione del bene comune.
Spiegaci i motivi della tua disponibilità.
Premesso che la sfida è stimolante ed impegnativa, la mia candidatura è espressione della necessità di rinnovare una classe dirigente che da diverso tempo è al governo del paese e non ha consentito a più generazioni di emergere e ricoprire i meritati ruoli. Rispetto a questa istanza non ho voluto sottrarmi all’assunzione delle responsabilità sollecitatemi.
Cosa è mancato in quel processo di ricambio generazionale?
E’ un dato di fatto che il rinnovamento può e deve avvenire attraverso un processo democratico di confronto serio e costruttivo, che vuole unire e non dividere, connotato dalla vera disponibilità a mettersi in discussione. Questo negli ultimi anni non è avvenuto a Venticano.
Arturo ti spaventa la sfida elettorale?
No, niente affatto, anche perché non la vivo come una sfida. Il nostro vuole essere il contributo alla realizzazione di un percorso che è inevitabile e naturale. Anche perché sento vicini tante elettrici ed elettori, che, sempre più numerosi, mi trasmettono entusiasmo e forte determinazione.
Qual è il tuo progetto per Venticano?
Non il mio progetto, il progetto di tutti è di offrire ai miei concittadini un’alternativa nei contenuti e nelle relazioni fra l’amministrazione ed i venticanesi. Nei contenuti, abbiamo bisogno di restituire a Venticano l’importante ruolo nella media valle del calore, che gli è appartenuto nel passato. Questo può avvenire solo attraverso una rinascita sociale, una ritrovata coesione e una rinnovata capacità d’iniziativa economica ed istituzionale. Nelle relazioni, i miei concittadini devono sentirsi legittimati a frequentare il Comune nella massima libertà, consapevoli e certi che saranno sempre ascoltati da me e dalla mia squadra. Voglio coinvolgere tutti a partecipare attivamente alla vita amministrativa di questo paese.