Giovanni Festa, ventisei anni, sposato e con un bambino di sei mesi, ha deciso di dare il suo contributo alla lista Prodest in vista delle prossime elezioni amministrative che sanciranno il cambio del Consiglio Comunale di Avellino.
L’idea di Festa è quella di rendere la città vivibile secondo gli standard europei. Si spiega meglio: “Ho girato in alcuni dei paesi, come Francia, Belgio, Svizzera e Inghilterra, e ho avuto modo di rendermi conto che, purtroppo, in Italia viaggiamo con quarant’anni di ritardo”.
E sviluppa, dunque, il suo personale pensiero: “Ci sono due tipologie di analisi, la prima strettamente teorica, la seconda di ordine pratico. Tanto per cominciare il mio impegno sarà volto al cambio culturale dei cittadini avellinesi. Dobbiamo essere i primi a rispettare Avellino e a rispettarci l’un l’altro. Questo significa che a noi, che ci impegniamo in politica, spetta il compito di dare l’esempio, agli altri, quello di seguirlo”.
E sul piano pratico, Festa, forte della sua esperienza fuori confine ci tiene a precisare: “Ci sono tantissime anomalie nel sistema Italia. Penso ai parcheggi per le auto, alla viabilità rimasta identica a quella degli anni ’60 quando le vetture erano il dieci-dodici per cento di quelle presenti oggi. Insomma, un rinnovamento che parta dalle basi per riuscire a togliere dalle sabbie mobili una città che conta poco più di cinquantamila abitanti e sembra territorio post-guerra”.
Punto essenziale del suo impegno, e così chiude, la certezza di una casa per tutti, una casa che possa essere emblema della ricrescita: “Auspico di poter abbattere in maniera rapida tutti gli insediamenti abitativi con eternit e amianto, di togliere via di mezzo le situazioni di degrado e abbandono che caratterizzano i nostri territori dal giorno del terremoto. E credo che la pedonalizzazione del centro storico possa essere la chiave dello sviluppo. Passeggiare a piedi nelle vie che sanno di tradizione, riaprire le botteghe degli artigiani sarà la strada giusta per puntare alla ripartenza di commercio e economia”. Questo l’impegno di un giovane che ha voluto mettersi in gioco per un futuro migliore di Avellino e delle sue generazioni.