Irpinianews.it

“Cinque punti per una città più aperta”. Amministrative, Primavera Irpinia prepara la sfida

La convention svoltasi sabato al Viva Hotel di Avellino è solo una tappa intermedia e non finale di un lungo percorso programmatico partito tre anni fa con la nascita di “Primavera Irpinia”. L’associazione, promossa da Sabino Morano, che con le sue anime ed il proprio simbolo si presenterà ai cittadini alle prossime amministrative. Dopo numerosi incontri e dibattiti sui temi e le problematiche che affliggono il capoluogo, definiti dallo stesso Morano come “Primarie delle Idee”, abbiamo fatto una sintesi con il presidente dell’associazione per capire il suo manifesto in vista della sfida elettorale.

Morano, qual è l’approccio di Primavera Irpinia in vista delle elezioni amministrative?

L’approccio di Primavera Irpinia all’interno del dibattito amministrativo si pone quale elemento fondante di un processo circolare che vuole contribuire a caratterizzare gli investimenti e i servizi all’interno della città di Avellino. Con tale approccio politico e programmatico noi vogliamo coinvolgere il settore produttivo, associativo e anche bancario in investimenti per interventi di buona qualità, a partire dall’ampliamento dei parcheggi all’interno del centro cittadino. Il nostro manifesto programmatico si fonda su cinque punti fondamentali: snellimento della burocrazia e tutoraggio amministrativo; digitalizzazione dei servizi e wifi libera; riqualificazione degli edifici pubblici con progetti innovativi e affidamento alle associazioni; piano parcheggi e sgravi fiscali per chi apre una nuova attività.

Cosa intende quando parla di snellimento della burocrazia e tutoraggio amministrativo?

Negli ultimi cinque anni la città ha subito una desertificazione, questo è sotto gli occhi di tutti. I regolamenti, la burocrazia e le contravvenzioni sono percorsi amministrativi che non ci appartengono e che scoraggiano ogni tipo di iniziativa del settore produttivo, commerciale, culturale, sociale e ricettivo. Una buona amministrazione deve saper affiancare il cittadino nella gestione dei servizi. Con il tutoraggio amministrativo che abbiamo in mente ci proponiamo di ridurre l’esposizione sia del pubblico che del privato ai rischi di logiche speculative basate solo sulle convenienze di breve termine.

E la digitalizzazione dei servizi che ruolo ha in questo processo?

Partendo dalla creazione di sistemi di gestione informatizzati si immagina una stretta sinergia tra le prestazioni sociali ed economiche offerte dal Comune e i flussi di risorse private a disposizione. Con la digitalizzazione, che è anche trasparenza, puntiamo all’inversione dell’onere degli utenti in onore per gli amministratori. Se oggi è il cittadino che deve preoccuparsi di portare avanti la pratica negli uffici comunali, con il meccanismo virtuoso che vogliamo avviare saranno gli stessi uffici comunali ad attivarsi per l’incontro di domanda e offerta. Ogni attività privata che aprirà in città sarà un successo dell’amministrazione. Ognuno deve essere messo in condizione di dare il proprio aiuto a risvegliare questa città dormiente. Questa è la nostra mission.

Per riqualificazione degli edifici pubblici con progetti innovativi e affidamento alle associazioni cosa intende?

Il rilancio della funzione culturale, sociale, formativa e didattica degli spazi comunali eserciterebbe di certo una funzione di guida nel processo di rinnovamento della nostra città. Sperimentando soluzioni avanzate, partecipative e flessibili nell’uso dei locali comunali siamo sicuri che si creeranno le possibilità per una vera trasformazione della città. L’affidamento di spazi di responsabilità alle associazioni è davvero il primo passo verso una seria programmazione e partecipazione ai bandi per iniziative sociali e culturali.

Nel quarto punto ha inserito il piano parcheggi, cosa pensa di fare?

Penso che non si possa considerare, come è stato fatto fino ad oggi, il piano parcheggi solo come una questione di tariffe e sono contrario a vedere nelle contravvenzioni un capitolo di bilancio che chiuda i buchi di bilancio. Il piano parcheggi non può essere solo una questione di tariffe. Abbiamo l’obbligo di pensare un nuovo piano della sosta efficace che sia integrato ad una più generale riorganizzazione del sistema della mobilità e che includa anche una riorganizzazione del trasporto pubblico ed un ampliamento delle aree pubbliche di parcheggio attraverso anche mediante una riqualificazione di aree pubbliche dismesse.

Infine gli sgravi fiscali per le attività commerciali…

Da mesi siamo operativi con una pagina sui social network dedicata al commercio del capoluogo. La pagina è gestita da Paolo Ferraro che è già candidato nella nostra lista. In questa pagina stiamo raccogliendo le proposte dei commercianti e in molti ci stanno lasciando dei messaggi in cui ci segnalano le molte cose che ci sono da sistemare. Il nostro dovere è sicuramente dare risalto al problema, e trovare insieme delle soluzioni valide e fattive. Credo che l’esperienza fatta con questo lavoro possa essere fondamentale anche per dare le giuste risposte ai cittadini. Avellino è un deserto. Il commercio è praticamente l’ombra di quella filiera economica che sosteneva l’economia reale della comunità. Il susseguirsi di decenni di amministrazioni di centro sinistra ha portato ad un totale impoverimento di quello che prima era il volano della nostra economia e il tessuto produttivo della città. Oggi chi ha il coraggio di investire il proprio tempo e le proprie risorse in questa città è un eroe e noi vogliamo aiutarlo anche con la previsione di alcune aree No Tax.

Exit mobile version