Amministrative, il fattore “voto disgiunto”: cos’è e come funziona

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Si avvicinano le elezioni amministrative 2018 per il Comune di Avellino. Molti parlano di un “ballottaggio” già il 10 Giugno che potrebbe essere condizionato dal cosiddetto ‘voto disgiunto’.

Di cosa si tratta? In sostanza – nei Comuni con più di 15 mila abitanti – si dà all’elettore la possibilità di scegliere un candidato sindaco (tracciando un segno sul rettangolo del suo nome) ma anche contemporaneamente una lista che al candidato non è collegata (si deve tracciare un altro segno sul relativo contrassegno). Il voto così espresso viene attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata prescelta.

Il meccanismo del voto disgiunto è stato studiato per costringere i partiti ad accordarsi sul nome di un candidato sindaco ‘di valore’ in grado di strappare consensi anche agli schieramenti avversari.